Le 5 auto elettriche con maggiore autonomia
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Al costo di una Panda usata potreste accaparrarvi una Austin Healey Sprite Mk1, simpatica spider inglese famosa per l’aspetto radioso. Meglio se sovralimentata
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La prima serie della Mazda Mx-5 (l’NA, per intenderci) sarà pure tenerissima con quei fari a scomparsa che la rendono perennemente sorpresa se aperti e un po’ assonnata se chiusi, ma in quanto a felicità nulla potrà mai battere il frontale della Austin Healey Sprite ‘Frog Eye’. E intendo nulla. Quella sportivetta inglese formato micro machine ha un anteriore buffo e assurdamente simpatico, soprattutto per quanto riguarda la Mk1, nota col soprannome di ‘Frog Eye’ a causa dei due proiettori che spuntano dal cofano come le protuberanze di un anfibio. La griglia che nutre d’aria il piccolo radiatore è letteralmente atteggiata ad un sorriso, e i due tondissimi fari paiono due occhioni entusiasti, inoltre i passaruota bombati sembrano due guanciotte premute; insomma, è un’auto felice, e sa di esserlo.
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SOVRALIMENTAZIONE ESTREMA. La Sprite nasce nel 1958 per essere una sportiva scoperta divertente ed economica, con un look adorabile, il piacere della guida a cielo aperto, trazione posteriore e un 948 cc da 43,5 cavalli; praticamente una hypercar. La potenza non è il punto forte della Sprite, ma contando che quella sorridente spider pesa circa 650 chili in movimento c’è persino un vago brio. Per rendere le cose più vivaci molti in quegli anni installavano un compressore volumetrico della Shorrock, che tramutava il minuscolo quattro cilindri in una belva: la potenza passava da 43,5 cavalli a… ehm, 64 cavalli, mentre lo 0-100 crollava da 20,5 secondi a 14,3 secondi; la velocità massima invece sfiorava i 150 km/h. Numeri quasi buffi al giorno d’oggi, ma con quel peso minimal la Sprite diventava davvero frizzante.
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UNA PERFETTA PROJECT CAR. È stata messa all’asta, ancora per pochi giorni, una Sprite Mk1 del 1961 color ciliegia dotata proprio di un compressore volumetrico Shorrock originale. I minuscoli cerchi a raggi sono da 13’’ e montano Pirelli Cinturato HS 367, mentre l’anteriore sfoggia addirittura dei freni a disco. Gli interni in vinile e moquette sono rossi come l’esterno, eccetto per i profili bianchi, l’ingombrante volante a due razze e la leva del cambio a quattro marce. La Sprite all’asta è in buone condizioni ma necessita di ancora un po’ di affetto per quanto la base sia ottima, soprattutto calcolando che a due giorni dalla chiusura dell’asta le offerte sono ferme a soli 5.100 dollari. Nelle competizioni le Sprite erano davvero capaci, e l’idea di terminare questa Mk1 insaporendola ulteriormente non sarebbe male; dopotutto queste buffe macchinine con meno di cento cavalli volavano, e allora sì che sorridereste anche voi quanto il frontale!
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28/8/24
veloce
https://www.veloce.it/storie/austin-healey-sprite-lauto-piu-felice-del-mondo-26488
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