AUDI, ECCO TUTTE LE NUOVE AUTO ELETTRICHE E TERMICHE IN ARRIVO ENTRO IL 2027
A novembre continua il trend di crescita registrato nell’ultimo anno e mezzo. Sale la quota di auto a batterie, che sfiora la soglia del 10%. Elettriche pure al 5,6%, mai così alte da dicembre 2021
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I dati sul mercato dell’auto a novembre 2023 si inseriscono nel solco, positivo, fatto registrare tutto l’anno. Novembre è infatti il sedicesimo mese di crescita consecutivo. Crescita ancora una volta a doppia cifra, sia nel computo mese su mese che in quello anno su anno.
Le nuove auto immatricolate a novembre sono state 139.278, una crescita del +16,2% rispetto a novembre 2022. Un mese, quello di novembre 2022, già in netta crescita (+14,7%) rispetto a novembre 2021. Segnali dunque molto positivi, anche se non si è ancora tornati ai livelli pre-pandemia del 2019.
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Discorso molto simile se guardiamo agli ormai 11 mesi di questo 2023: alla fine di novembre 2023 sono 1.455.271 le nuove immatricolazioni, in crescita del 20,1% rispetto agli 1.211.808 dello stesso periodo 2022. Anche in questo caso, però, restano lontani i dati pre-pandemia.
Crescita guidata dai modelli ibridi, che rappresentano ormai più di un terzo dell’intero venduto: il combinato di mild hybrid (26,5%) e full hybrid (11,4%) vale infatti il 37,9% di vendite. Secondo posto, in crescita, per la motorizzazione benzina (27,8% del totale). In decrescita, invece, sia diesel (14,7%) che GPL (9,7%).
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Elettriche pure al 5,6% del totale. Numeri ancora bassi, ma mai così buoni da dicembre 2021
Capitolo auto a batterie: novembre 2023 si chiude con un bilancio leggermente positivo rispetto agli scorsi mesi: la quota sul totale è infatti del 9,7%, con le elettriche al 5,6% di share e le ibride plug-in al 4,1%. Se guardiamo ai dati dell’intero 2023, le elettriche sono al 4,1% del totale, mentre le ibride plug-in hanno rappresentato il 4,4% dell’intero venduto nei primi 11 mesi dell’anno.
Un dato positivo che fa il paio con quello sulle emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in novembre. Si registra infatti un leggero calo (117,2 g/Km rispetto ai 118,2 g/Km dello stesso periodo dello scorso anno). Emissioni medie nei primi 11 mesi dell’anno però in controtendenza con 119,7 g/Km, lo 0,8% in più rispetto ai primi 11 mesi del 2022.
Niente di nuovo nemmeno guardando alla provenienza geografica delle nuove immatricolazioni: sei auto nuove su dieci sono state immatricolate al Nord (Nord Ovest 30,9%, Nord Est 28,1%). Sale leggermente la quota di immatricolazioni al Centro, in coda Sud (10,7%) e Isole (5%).
Una situazione, quella dell’elettrico, che secondo UNRAE potrebbe migliorare solo con una completa riscrittura delle norme che regolano gli incentivi: “Visto il perdurare del ritardo in tema di transizione energetica, l’UNRAE ribadisce l’urgenza di intervenire sull’attuale schema incentivi, attraverso un provvedimento che interrompa le indiscrezioni di stampa e l’attendismo che si è creato sul mercato, che non si riflette ancora nei dati delle immatricolazioni” scrive infatti Michele Crisci, presidente dell’associazione.
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La “ricetta” Motus-E per le elettriche: incentivi più appetibili e più auto aziendali green
“Tale revisione dovrebbe prevedere modifiche delle regole attuali, accogliendo le richieste dell’UNRAE di innalzamento del price cap e di estensione dell’incentivo a tutte le imprese con bonus a importo pieno, per rendere le stesse regole più fruibili, maggiormente indirizzate ai target europei e utili ad un accelerato rinnovo del parco” il resto della nota, con il presidente che sollecita anche una revisione del regime fiscale delle auto aziendali.
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5/12/23
DMOVE.it (da:UNRAE)
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