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Quasi 700 km di autonomia per la Opel Grandland elettrica, che guida la seconda generazione del suv di segmento C all’insegna del cambiamento radicale: stile, motori, tecnologia. Una proposta che compie un balzo in avanti su più fronti
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Spigolosità da Astra e Mokka, Vizor sul frontale abitacolo minimalista e hi-tech. Nuova Opel Grandland si annuncia così, ovviamente elettrica per cominciare, ma non solo. “Grand”, rispetto al modello uscente, lo è davvero, perché le dimensioni crescono sostanzialmente e portano il suv a operare nella fascia alta del segmento C. Il rinnovamento della proposta Opel, dopo Frontera che opererà nel segmento B in un cambio dato a Crossland, prosegue con il Grandland.
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NUOVA OPEL GRANDLAND
Nuova architettura, la STLA Medium di Stellantis, nuovo tutto. Il design evidenzia spigolosità accentuate, soprattutto in coda, dal tre quarti posteriore e le nervature sui pasaruota, fino alla fascia dei gruppi ottici a tutta ampiezza, con logo Opel retroilluminato.
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Il taglio verticale del portellone di fonde con la fascia paraurti, mentre l’avantreno si caratterizza per il gioco delle luci diurne sulla calandra Vizor di Opel. Anche qui, logo illuminato e la novità (o meglio, l‘evoluzione) dei fari Matrix led adattivi ad alta precisione del fascio luminoso. Grazie alla presenza di microelementi a specchio, 25.600 per ciascun faro, l’elettronica riesce ad attenuare la luminosità in specifiche aree, evitando di accecare altri veicoli e mantenendo la luminosità ottimale. Sono i fari Intelli-Lux Pixel HD.
DIMENSIONI
La nuova Opel Grandland si presenta con dimensioni parecchio superiori al modello uscente. In lunghezza misura 4,65 metri, ovvero, 17,3 centimetri in più. Dieci di questi finiscono a vantaggio del passo, cresciuto fino al valore di 2,78 metri. In altezza l’incremento è di 1,9 centimetri, a 1,66 metri, mentre in larghezza ecco un altro sostanziale balzo in avanti: +6,4 cm portano il dato a 1,90 metri.
MOTORI
Così sta su strada, spinta da un sistema elettrico con batteria da 98 kWh e circa 700 km di autonomia dichiarata. È una delle configurazioni annunciate, con molto altro ancora da svelare. Accanto a Grandland elettrica ci sarà Opel Grandland ibrida plug-in, da 85 km di percorrenza a zero emissioni e non mancherà la semplice proposta mild hybrid 1.2 litri turbo e cambio doppia frizione. Alla voce assetto, gli ammortizzatori sono del tipo bitubo e con doppia valvola per smorzare con rigidità differente le asperità secche e quelle più a bassa frequenza. Un controllo puramente meccanico, secondo il Frequency Selective Damping di altre soluzioni già offerte sul mercato.
INTERNI E INFOTAINMENT
Se la base tecnica STLA Medium è la stessa sulla quale nasce nuova Peugeot 3008, Opel realizza una netta distinzione funzionale e architettonica all’interno. La disposizione della plancia propone una soluzione di strumentazione molto compatta, di fatto ne segue le geometrie integrandosi al meglio nel gioco di volumi. Poi, spazio a un infotainment da ben 16 pollici di diagonale e un fattore di forma particolarmente basso e largo. Insieme all’head up display compongono il “centro informazioni” a bordo. I comandi sono un mix tra tasti fisici e altri touch, da segnalare poi la modalità Pure, che può attivarsi automaticamente o manualmente. Nel primo caso avviene in condizioni di pioggia o guida notturna e riduce al minimo essenziale le informazioni a schermo, oscurando tutto il superfluo per non distrarre il guidatore.
Suv votato all’elevato comfort di marcia (Opel rilancia con i sedili ergonomici, dotati di ventilazione e funzione massaggio lato guida), il Grandland 2024 propone ampi spazi portaoggetti, per 35 litri di volume complessivo. Il Pixel Box ha la particolarità di essere una botola con superficie traslucida.
ADAS
Infine, uno sguardo alla dotazione Adas. Il Livello 2 è assicurato dall’Intelli-Drive 2.0, optional. È offerto su Grandland e oltre alle “ordinarie” funzioni del cruise control adattivo abbinato al mantenimento attivo di corsia, è dotato anche della funzione cambio corsia assistito. Di serie, sono presenti, invece, i singoli Adas del cruise control adattivo con stop&gp, il mantenimento di corsia attivo e il sistema anticollisione secondaria. Provvede a rallentare l’auto dopo un primo impatto, mitigando o evitando un secondo.
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24/4/24
FLEET magazine