
“Venti anni fa le vendite globali delle berline a quattro porte nel mercato extralusso erano comprese tra le 1.500 e 2.000 unità all’anno. Ora sono meno di mille delle quali circa la metà Bentley. Se vediamo anche da 400 a 600 vetture l’anno il business case diventa estremamente difficile. Gli stessi capitali per lo sviluppo di una vettura che sostituisca la Mulsanne possono essere destinati a un’auto da vendere per oltre cinquemila unità l’anno e c’è una chiara indicazione che gli acquirenti di auto premium ora vedono i suv come molto più interessanti delle berline”.
Con queste parole Adrian Hallmark, ceo di Bentley, spiega i piani futuri della casa inglese, appartenente al gruppo Volkswagen. L’obiettivo è quello di non produrre più la berlina Mulsanne e sostituirla con un suv. Molto probabilmente si tratterà di un’auto ancora più grande della Bentayga, che nel 2019 ha rappresentato quasi la metà delle 11mila auto vendute in totale dal costruttore. La nuova vettura, oltre a dover competere con la Rolls Royce Cullinan, sarà molto probabilmente alimentata da un sistema ibrido plug-in, che ora è il cavallo di battaglia nella strategia di elettrificazione annunciata dal costruttore britannico.