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Novant’anni di eleganza che anticipa il futuro. È il tema della mostra dedicata al 90° anniversario della nascita della Carrozzeria Touring, che sarà ospitata al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino dal 22 settembre al 20 novembre.
Undici modelli. La retrospettiva racconta, attraverso undici modelli scelti dalla ricca produzione dell’atelier milanese, la storia dell’impresa nata nel 1926 da Felice Bianchi Anderloni e Gaetano Ponzoni. Una lunga tradizione fatta di eleganza, di ricerca di linee uniche per vetture uniche, molte delle quali rappresentano vere e proprie pietre miliari della storia dell’automobile. Ognuno dei modelli racconta qualcosa della storia della Touring, del mestiere, dell’arte di fare le macchine, del processo di produzione, di come si è evoluto con il tempo e le tecnologie. Ci sono pezzi del passato straordinari come l’Aston Martin DB5 Coupé del 1963, la BMW 328 Berlinetta Aerodinamica del 1938 e la Ferrari 166 MM Sport Barchetta bicolore del 1948 che fu di Gianni Agnelli. E poi, le Alfa Romeo, naturalmente, con cui l’atelier milanese ha sempre avuto un rapporto speciale. Ci saranno la 6C 2500 SS del 1946 e la 6C 2500 Villa d’Este del 1949. E sempre con l’Alfa Romeo si fa un balzo in avanti fino ai giorni nostri con la Disco Volante by Touring, la due posti del 2013 che richiama le linee della prima Disco Volante, la C52 del 1952 dalla linea avveniristica. E ancora, la Maserati 3500 GT del 1956, la Lamborghini 350 GT del 1963 e, in un gioco di continui rimbalzi temporali, la Tornante, vettura estrema realizzata per il produttore tedesco Gumpert nel 2011, la Maserati A8GCS Berlinetta, concept del 2008, e la Mini Superleggera Vision, la roadster presentata a Villa d’Este nel 2014.
Guardare al futuro. Perché nell’intento della Touring non c’è solo quello di celebrare il passato, ma anche (e soprattutto) di guardare avanti. “Oggi stiamo dimostrando che fare un’auto su misura è ancora possibile, nonostante la complessità raggiunta da questi oggetti”, ha spiegato Piero Mancardi, ceo della Touring. “Il mondo dell’auto sta vivendo un cambiamento epocale e noi ci adatteremo, come abbiamo già fatto in passato. Manteniamo l’abilità maturata nella lavorazione manuale del metallo, ma crediamo anche molto nella stampa 3D. Usiamo l’alluminio da sempre, ma integriamo anche il carbonio e i compositi, perché sono i materiali del futuro. Diamo forma a vetture con motore termico, ma ragioniamo su ibride ed elettriche. Perché tutto ciò che è bello sarà sempre desiderato”.
Nella città del design. “Il Museo dell’Automobile di Torino è la sede ideale per mettere in mostra un marchio con un glorioso passato e un brillante futuro”, ha aggiunto Benedetto Camerana, presidente del Museo. “Abbiamo già proposto diverse mostre celebrative di grandi nomi dello stile e a breve ne proporremo un’altra. Stiamo lavorando molto proprio sul fronte del design, di cui Torino continua a essere un centro fondamentale”.
Tutte le informazioni sulla mostra sono sul sito del Museo dell’Automobile. L.C.