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Sono passati poco più di 40 anni da quando la Fiat Uno venne ufficialmente presentata. Era il 19 gennaio del 1983 e in quel di Cape Canaveral, uno scenario a dir poco suggestivo, la Fabbrica Automobili Italiana Torino mostrò al mondo intero quella che sarebbe divenuta una delle sue auto più vendute di tutti i tempi.
Nel magico periodo dell’ad Vittorio Ghidella, l’ultimo manager che portò la Fiat sul tetto d’Europa, la fabbrica di automobili torinese sfornò una city car adatta per tutti gli usi e dal prezzo molto contenuto.
A rendere il listino assolutamente low cost fu il fatto che la versione base della Fiat, il modello 45, di fatto non presentava alcun optional. Basti pensare che la stessa aveva, nella sua primissima versione fino al 1985, solamente 4 marce.
Il motore invece, era inferiore al 1.0 di cilindrata, precisamente da 903 cm³ con 45 CV, lo stesso della 127, antenata della Fiat Uno. Nel 1985 venne poi aggiornata con il motore FIRE da 999 centimetri cubici e 45 cavalli, permettendo alla stessa vettura di avere un maggiore spunto.
La Uno 45 era nota per essere assolutamente spartana, a cominciare dalle tre porte (c’era comunque anche la versione da 5), le suddette 4 marce, ma anche l’assenza di fatto di optional. Nella sua versione entry level non aveva infatti vetri elettrici, niente servosterzo, nessuna chiusura centralizzata e neanche l’autoradio.
Una vera e propria auto del popolo e proprio per il fatto di essere assolutamente spartana riuscì a registrare importantissimi volumi di vendite. Alla fine, infatti, la Uno superò quota 9,5 milioni di immatricolazioni, entrando di diritto nella classifica delle auto italiane più vendute di tutti i tempi.
La Uno rimase in produzione fino al 1995 ma già due anni prima era stata sostituita da un’altra vettura torinese di grandissimo successo come la Fiat Punto, che ripropose lo stesso modello di auto senza troppi fronzoli e low cost, bissando così il successo della sua antenata. Ma di spartane come la Fiat Uno 45 forse non ne fecero più…
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6/10/23
everyeye.it