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La nuova mobilità elettrica sta mettendo i produttori europei alle corde? Prima è arrivata Tesla a dominare tutto, ora la Cina si affaccia prepotentemente sul vecchio continente, c’è dunque bisogno di una sorta di mega alleanza per la sopravvivenza. Un’alleanza fra Stellantis, Volkswagen e Renault.
Per rispondere per le rime all’Asia, e in particolare al colosso BYD, i produttori europei hanno bisogno di lanciare sul mercato nuove auto elettriche economiche, magari anche compatte, le parole “elettrico” ed “economico” però non vanno ancora molto d’accordo, motivo per cui Stellantis, Volkswagen e Renault avrebbero bisogno di creare una mega alleanza. A lanciare il sassolino è Bloomberg, che in un nuovo report ha raccontato di come la compatta BYD Dolphin costi all’incirca 7.000 euro in meno rispetto a una Volkswagen ID.3, quella che il produttore tedesco aveva definito “il Maggiolone dell’era elettrica”, anche se le vendite hanno detto altro.
Di tempo da perdere ce n’è davvero poco, per non dire che non ce n’è più. BYD si presenterà al Salone di Ginevra 2024 in programma l’ultima settimana di febbraio con un buon numero di veicoli elettrici e ibridi, è stata così rispolverata una vecchia idea di Marchionne: creare una super alleanza fra colossi europei. L’idea sembra piacere anche a Luca De Meo, attuale CEO del Renault Group e una delle personalità più influenti dell’intero panorama automotive mondiale. Il top manager ha confermato che fare profitto con auto elettriche compatte è praticamente una chimera (e la frase ha un certo peso vista la presentazione della nuova Dacia Spring e dell’imminente debutto della Renault 5), nonostante siano le vetture più desiderate attualmente dal pubblico. Creando una mega alleanza però cambierebbe tutto, poiché i costi di ricerca, sviluppo e produzione sarebbero terribilmente ammortizzati. Certo si andrebbe forse a creare una sorta di “appiattimento” del mercato, con modelli dall’abito differente ma con il corpo sempre uguale, ma se in gioco c’è la sopravvivenza dei colossi storici del vecchio continente…
L’industria automotive ha inoltre necessità di confrontarsi con i costi dei materiali, il vero motivo per cui le batterie hanno ancora oggi prezzi spropositati (che di conseguenza fanno costare tanto gli EV). È vero che questi materiali stanno diventando sempre più economici, c’è però ancora tanta strada da fare. Nel frattempo il costo per ogni kWh è arrivato a 139 dollari a fine 2023, in ribasso del 14% rispetto al 2022. Probabilmente una grande alleanza europea potrebbe aiutare i produttori ad abbassare anche questi costi, buona parte del mercato attuale delle batterie però è in mano alla Cina, bisognerebbe dunque investire in nuovi impianti in UE. Oggi come non mai potrebbe davvero succedere di tutto sulla scacchiera mondiale dell’automotive, se una mega alleanza nasce con l’obiettivo di abbassare i prezzi di listino delle auto – anche a vantaggio dei consumatori – per noi si potrebbe anche fare…
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21/2/24