Norvegia, la nazione con maggior numero di vetture elettriche, dovrebbe essere la finestra sul futuro, di riferimento per tutto il resto del mondo. Eppure a quanto pare il consumo di carburante non accenna a diminuire. Cerchiamo di far luce sulle possibili dinamiche di tale realtà
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Norvegia modello di ecologia moderna
A quanto pare il Paese scandinavo vanta il primato di avere l’80 per cento delle immatricolazioni di auto elettriche. Ciò sarebbe la diretta conseguenza di un efficace piano di incentivi, messo a punto in una Nazione ricca. Tale situazione sarebbe difficilmente replicabile, se non impossibile, negli altri Stati europei.
Stiamo parlando infatti di una popolazione che può cantare un ceto medio alto. Il governo di Oslo conti alla mano, ha dichiarato che le misure a sostegno della mobilità elettrica, di fatto hanno un’incidenza di costi pari a 1,8 miliardi di dollari all’anno per le casse dello Stato, per mancati introiti.
Malgrado ciò si sta delineando una realtà del tutto dissonante, dai buoni propositi ecologisti nazionali. Infatti a quanto pare dagli ultimi dati rilevati in Norvegia, il ricorrere all’uso delle auto elettriche, non basta per riuscire a fermare il consumo di petrolio.D’altro canto però è evidente che nel decennio 2012/2022, in Norvegia le vetture elettriche siano passate dal 3 per cento delle immatricolazioni ad oggi dove svettano all’80% circa.
Da non dimenticare poi che la Norvegia è anche uno dei maggiori produttori di gasolio al mondo, e malgrado ciò si sta dissociando più rapidamente di altri Stati, dall’impiego del motore a combustione interna. A testimonianza di ciò sappiamo che Tesla è ormai il brand più diffuso nel Paese, riuscendo a competere con i costi delle vetture a benzina, o gasolio.
Il Paese degli estremi e dei paradossi
La nazione scandinava viene da tempo ritenuta il nuovo paradiso delle vetture elettriche. Le vendite delle auto green continuano a salire, eppure c’è qualcosa che non torna. Infatti ci si sta chiedendo come possa essere possibile che i consumi di gasolio e benzina non siano calati, malgrado il popolo norvegese stia massicciamente sostituendo le proprie auto con quelle dotate di motori elettrici.
Il paradosso si definisce quindi nella contrapposizione che se da un lato la Norvegia vede la vendita delle auto elettriche in costante ascesa, sul versante opposto non può fare a meno di gas e petrolio.
La domanda di gasolio non si arresta in Norvegia
Eurostat evidenzia con i dati a disposizione mostrino dal 2013 a oggi in Norvegia come il consumo di benzina abbia fatto registrare un calo del 37 per cento. Gli incentivi statali di certo hanno favorito l’incremento delle vetture elettriche, che sono divenute un quinto del parco auto, presente nella Nazione.
Difficile passare all’elettrico per i mezzi di trasporto, come i camion pesanti, che sostanzialmente in Norvegia rimangono alimentati a gasolio, non essendoci al momento tecnologie con alimentazione elettrica, altamente affidabili. Stessa ragione per il traffico aereo norvegese, che non può rinunciare al gasolio.
Altra ipotesi potrebbe essere quella che vede i norvegesi avere si acquistato una vettura elettrica, (forte degli incentivi statali), ma al contempo non essersi sbarazzati definitivamente, di quella alimentata con i carburanti tradizionali.
Tirando le somme quindi, malgrado gli incentivi statali importanti con conseguente grande diffusione dei veicoli a batteria elettrica, la domanda di gasolio non è diminuita in maniera sostanziale. A quanto pare i consumi di carburante scendono solo del 10 per cento rispetto al picco registrato nel 2015. In riferimento poi ai consumi di gasolio registrati nel 2020, ecco arrivare addirittura leggeri segni di risalita.
L’anno 2022 ha fatto registrare una percorrenza media di miglia delle vetture elettriche pari al 23 per cento, rispetto alle 43 per cento di quelle percorse con vetture a gasolio. Alla luce di questa sintetica analisi del fenomeno elettrico in Norvegia, se ne conviene che la vettura elettrica da sola, non è in grado di ribaltare la situazione ecologica di una Nazione. Soprattutto se si prosegue ad adottare le vecchie abitudini, andando ad utilizzare i combustibili fossili.
Prospettive eco per la viabilità futura
Stando a recenti ricerche si è giunti alla conclusione che ad oggi i veicoli elettrici siano riusciti ad eliminare 1,5 milioni di barili di petrolio al giorno di domanda mondiale, pari a circa l’1,5 per cento del totale della domanda.
La tanto invocata rivoluzione green non si potrà mai realizzare realmente, fin quando la diffusione delle vetture elettriche andrà a riguardare solo i mezzi a quattro ruote, non includendo invece anche barche, mezzi pesanti, mezzi agricoli, autobus, camion navi e aerei che si alimentano ancora a gasolio.
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13/9/23
autospecial