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Sarà un nuovo “Rinascimento” quello che il marchio affronterà nei prossimi anni: dall’elettrificazione agli showroom nel Metaverso, fino al ritorno della Delta, elettrica ovviamente. L’intervista con Luca Napolitano, Ceo di Lancia
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Nel novembre scorso l’annuncio di un piano strategico che vedrà il marchio Lancia impegnato nei prossimi 10 anni in un profondo rilancio che prevede il debutto di tre nuovi modelli, uno ogni 2 anni, a partire dal 2024. Un percorso che vede la transizione elettrica al centro in vista del 2026, quando debutteranno solo veicoli elettrici e del 2028, data che fissa per Lancia l’obiettivo di vendere solo auto elettriche, in largo anticipo rispetto allo stop alle auto a benzina e diesel al 2035 approvato a febbraio in plenaria dal Parlamento europeo. Insomma, un vero “Rinascimento” come lo chiamano in Lancia, quello che attende lo storico marchio fondato nel 1906 a Torino, per anni rimasto immobile, in bilico fra rilanci e possibili estinzioni e che ad oggi può contare su un unico modello, la Ypsilon, nel 2022 la vettura più venduta della sua categoria.
Poi, nei mesi scorsi, l’accelerazione: prima l’annuncio dell’entrata del marchio in Europa, poi il reveal del nuovo logo, i piani di elettrificazione, il nuovo linguaggio del design futuro identificato nel concept Pu+Ra Zero. A seguire, gli annunci sulle novità di prodotto: nel 2024 il debutto della nuova Ypsilon elettrica, nel 2026 la nuova ammiraglia, nel 2028 la nuova Delta, con una crescente attenzione a innovazione e sostenibilità, “un secondo pilastro del Rinascimento di Lancia, il marchio di Stellantis con la più alta percentuale di impiego di materiali riciclati”, ha spiegato Luca Napolitano, Chief executive officer Lancia.
Per lei la svolta è arrivata a fine gennaio 2021, quando ha ricevuto una telefonata dell’Amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares,che le chiedeva di assumere la responsabilità del marchio Lancia, una missione non esattamente facile. Che cosa le disse?
Poche e chiarissime parole che ricordo ancora molto bene: “Voglio un piano per far diventare Lancia un brand credibile, competitivo in un mercato europeo ricco di sfide”. Credibile e rispettato, aspetti sul quale ci stiamo focalizzando molto. Noi oggi abbiamo la nostra attuale Ypsilon, un grande successo dal punto di vista commerciale, l’auto più amata dalle donne e leader del segmento B in Italia, la seconda auto più venduta dopo la Panda. La grande sfida sarà affrontare il mercato premium, con un piano che prevede di entrare in Europa con l’obiettivo di rafforzare l’offerta di Stellantis, rafforzando la nostra presenza insieme ai marchi Alfa Romeo e DS. In questo contesto definiamo Lancia come un marchio progressive-classic, unendo alla nostra storia, che ha più di cento anni, ai valori di innovazione e design. Il nostro è un brand che ha segnato anche la storia del costume italiano con modelli come l’Aurelia B24 S Convertible del 1956 guidata da Vittorio Gassman nel film Il Sorpasso. Siamo molto legati alla nostra storia, ma guardiamo al futuro con grande ambizione, dando all’innovazione un ruolo rilevante.
A proposito di innovazione… è sempre più la chiave per costruire un futuro sostenibile per la mobilità, quasi un’attitudine, che cosa rappresenta per Lancia?
Il piano prevede tre nuovi prodotti e una cadenza di lanci molto ordinata, con la nuova Ypsilon nel 2024, l’ammiraglia nel 2026 e la nuova Delta nel 2028, quindi una nuova vettura ogni due anni. Una gamma di prodotti molto leggera ma molto efficiente, adatta al mercato europeo, dove pensiamo di coprire l’80 per cento della richiesta. L’innovazione per noi passa dall’elettrificazione: per Lancia si tratta di una transizione fisiologica, quasi naturale. Già oggi noi non abbiamo motorizzazioni puramente benzina o diesel. Il nostro è un cliente che vive nelle grandi città europee, sensibile al cambiamento. La Ypsilon nasce già elettrificata, ibrida ed elettrica. Poi, dal 2026 lanceremo solo vetture elettriche, l’ammiraglia sarà solo elettrica, come la futura Delta. Una strategia di elettrificazione molto diretta che vede la sostenibilità non solo intesa come l’impiego crescente di nuovi materiali, ma come pillar della ricerca, sfruttando il meglio dell’innovazione di Stellantis, delle piattaforme dell’elettrificazione condivise, ma con dotazioni personalizzate per i clienti di ogni marchio.
Nel novembre scorso sono stati presentati il nuovo logo del brand e in quell’occasione si è parlato molto del nuovo corso del design Lancia. Anche nell’industria automotive si parla sempre più spesso di ecodesign, che volto avrà il futuro elettrico di Lancia?
Insieme all’innovazione il design è un aspetto molto importante. E’ un aspetto così importante che noi abbiamo voluto spostare il nostro ufficio da Mirafiori (sede storica degli stabilimenti torinesi di Fiat) al Centro stile, per lavorare a stretto contatto con i nostri designer. Il design Lancia nasce qui, a Torino, perché pensiamo che l’auto italiana vada disegnata in Italia. Per fare un esempio concreto, Pu+Ra Design, nome nato dalla crasi tra le parole “Puro” e “Radicale”, rappresenta il nuovo linguaggio del design Lancia, quello che ispira lo stile delle vetture del futuro. Nelle prossime vetture Lancia si ritroveranno le forme morbide, pure e sensuali dei modelli iconici del passato, come Aurelia e Flaminia, unite con le più moderne espressioni di radicalità e semplicità, ispirate al linguaggio dell’arredamento, dell’architettura, della moda, nonché alla storia sportiva del marchio incarnata da modelli come Stratos e Delta. Anche per quanto riguarda gli interni il design guarda sempre più dall’arredamento, con l’obiettivo di assicurare una sensazione di home feeling anche in auto. Da qui la decisione di Lancia di intraprendere un percorso con Cassina, che porterà la sua esperienza nel settore automotive. A guidare la rinascita stilistica di Lancia è Jean-Pierre Ploué, il Chief design officer di tutto il gruppo Stellantis, il suo impegno sarà teso a restituire a Lancia lo status che ha rivestito in passato in Europa…
… CONTINUA:
30/03/2023, LIFEGATE