In una nota congiunta, Faib (Confesercenti), Fegica (Cisl) e Figisc/Anisa (Confcommercio), hanno proclamato lo sciopero, da domani 25 marzo, dei benzinai. Inizieranno quelli autostradali, compresi raccordi e tangenziali, poi si passerà anche alla viabilità ordinaria.
“Da soli non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio. Di conseguenza gli impianti di rifornimento carburanti semplicemente cominceranno a chiudere”, l’apertura della nota.
“In un Paese che, malgrado i limiti strutturali e l’assoluta drammaticità della situazione, cerca e spesso trova il modo per far scattare meccanismi di solidarietà, c’e’ una categoria di oltre 100mila persone in tutta Italia, che, ha finora assicurato il servizio pubblico essenziale di distribuzione di energia e carburante senza alcun sostegno economico e senza attrezzature sanitarie adeguate. Noi non siamo certo eroi, ne’ angeli custodi. Ma nessuno può pensare di continuare a trattarci da schiavi o da martiri. Siamo persone con famiglie da proteggere, cittadini tra gli altri che sanno di dover assolvere ad una responsabilità di cui non si vogliono spogliare, ma a cui non può essere scaricato addosso l’intero carico che altri soggetti, con ben altri mezzi, disponibilità economiche e rendite, si ostinano ad ignorare”, il prosieguo del messaggio. Le tre associazioni puntano il dito contro governo, concessionarie autostradali, compagnie petrolifere e retisti indipendenti.