Torino si è aperta alla sperimentazione dei mezzi di micromobilità e per la gestione dello sharing dei monopattini elettrici ci saranno otto società: Bird, Bitmobility, Circ, Dott, Hive, Lime, Tier e Helbiz. L’intero parco mezzi sarà formato da 4.000 mila esemplari, 500 per ciascuna società, e i costi varieranno dai 19 ai 29 centesimi al minuto. I mezzi, obbligatoriamente, dovranno essere conformi a quelle che sono le linee richieste dal decreto sulla sperimentazione dei microveicoli elettrici: omologazione, motore elettrico di potenza massima pari a 500 watt, dotazione di segnalatori acustici e di illuminazione, limitatore di velocità.
Per poter guidare i dispositivi è necessario essere maggiorenni o avere la patente AM (quella per i ciclomotori). In più, nelle ore notturne il guidatore deve utilizzare il giubbotto catarifrangente. “I monopattini elettrici in sharing possono rappresentare una grande opportunità per muoversi agevolmente e in modo sostenibile, ma non vogliamo che il loro utilizzo possa trasformarsi in un pericolo e in un disagio: in strada c’è posto per tutti se ci si muove con buonsenso, rispetto e osservando le regole. In accordo con i gestori e la Polizia municipale, dal prossimo mese di gennaio, proporremo ai cittadini corsi di guida sicura e di educazione stradale che istruiscano i partecipanti al buon utilizzo di questi mezzi”, il commento dell’assessore alla Mobilità, Maria Lapietra