L’Acea, (European Automobile Manufacturers Association), associazione dei costruttori e rivenditori del vecchio continente, lancia un appello dice che c’è bisogno di accelerare il processo di elettrificazione. Dai dati emersi dalla ricerca fatta, l’ente mette in risalto quelli che sono i valori medi di C02 e nel 2017 si è registrato un +0,4% (118, 5 grammi per chilometro) rispetto al 2016. “Esortiamo i governi degli stati dell’Unione europea a effettuare maggiori investimenti infrastrutturali a sostegno le vendite delle auto elettriche. Le vendite di auto diesel hanno continuato il loro declino nel mercato 2018. Perciò tutte le indicazioni ci fanno presagire punte di CO2 ancora in aumento per il secondo anno consecutivo”, il commento di Erik Jonnaert, Segretario Generale di Acea.
“Tutti i produttori dovranno continuare a investire nell’elettrico. Tuttavia, la realtà disegna un altro scenario: i consumatori sono frenati dal costo di queste auto e dall’insufficiente numero di infrastrutture di ricarica. In tutta l’UE ci sono circa 150mila colonnine pubbliche. Nel 2030 ne serviranno almeno 2,8 milioni, secondo stime della Commissione europea. In sintesi, un aumento di quasi 20 volte entro i prossimi 12 anni”, il monito dello stesso Segretario Generale di Acea in merito a quello che bisognerà fare entro il 2021, ovvero contenere le immatricolazioni di auto con motori tradizionali.