Il futuro dei materiali per le automobili potrebbe subire una svolta rivoluzionaria e rivolgersi alle piantagioni di bambù: da cui si può ricavare un materiale forte e resistente utilizzabile per la realizzazione di mezzi di trasporto votati all’eco-sostenibilità. Ford ci crede e ha già iniziato la sperimentazione di componenti ad alta resistenza ottenuti dalla combinazione tra il vegetale di cui vanno ghiotti i panda ed elementi di plastica. I vantaggi? Innumerevoli La pianta risponde perfettamente agli urti grazie al suo alto tasso di elasticità e se riscaldata ad alte temperature riesce a resistere bene al calore, anche a temperature che superano i 100°, con innumerevoli vantaggi per la sicurezza.
Gli ingegneri stanno sperimentando la fusione del materiale con elementi di plastica per ottenere la massima resa e per tentare di archiviare le fibre di carbonio o l’alluminio leggero che sono performanti, ma anche molto costose. Il bambù invece si trova facilmente in natura ed è quindi molto più economico. È una pianta che cresce rigogliosa in Cina e in buona parte delle regioni asiatiche, inoltre prospera molto velocemente. Il suo ciclo di vita è compreso tra i 2 e i 5 anni ed ha capacità di crescita sorprendenti che consentono di avere metri di nuovo materiale biologico in pochi giorni.
Elementi che hanno convinto i responsabili della casa automobilistica americana a continuare la sperimentazione in collaborazione con il marchio Jose Cuervo, una celebrità nel campo della realizzazione della tequila. Il team-up sta lavorando a stretto contatto per saggiare intanto la possibilità di ricavare materiale bio-plastico da elementi di scarto dell’agave, altra pianta tenuta sotto osservazione per la produzione di nuovi materiale eco sostenibili ma al tempo stesso notevolmente preformanti. I risultati sono incoraggianti e potrebbero restituire in poco tempo le prime installazioni all’interno delle automobili Ford.
Anche l’ananas, uno dei frutti esotici maggiormente apprezzati dalle tavole degli italiani, nasconde tra le fibre vegetali del suo peculiare aspetto, potenzialità prima mai immaginate. La designer Hijosa ha realizzato un materiale nuovo derivante dal frutto originario del Sud America. Dalle foglie è stata ricavata unavariante della pelle che ha suscitato l’attenzione delle case automobilistiche e aeronautiche che hanno intenzione adesso di sfruttare l’innovativo materiale per installarlo nelle poltrone e altri rivestimenti, per una svolta cruelty-free e di maggiore resistenza. Le vetture di nuova generazione guardano con grande fascino e attenzione alla rivoluzione green, in poco tempo automobili dal cuore ecologico potrebbero presto invadere le nostre strade.