App per tutor e autovelox, quali utilizzare per una guida sicura
(Massimiliano Zocchi – DDay.it)
Continua l’impegno della casa tedesca nella gamma BMWi, questa volta non con novità su una vettura ma sull’offerta di prodotti dedicati alla ricarica delle auto elettriche. Con il Digital Charging Service e la nuova wallbox intelligente, la propria auto verrà sempre caricata al minor costo possibile, compresa l’energia derivante dal fotovoltaico quando presente
Non c’è dubbio che BMW, sebbene non si proclami ultimo baluardo della mobilità sostenibile, è da sempre una delle case che si è data più da fare in questo settore. Dopo i recenti rumor di una nuova i3 rivista e aggiornata, la casa tedesca aggiunge un altro tassello alla sua offerta dedicata alle auto elettriche, il Digital Charging Service.
Grazie alla nuova BMW i Wallbox Connect, che va ad aggiungersi a quelle già esistenti, connessa costantemente ad internet, i clienti potranno impostare i parametri del costo dell’energia elettrica, e caricare (il più possibile) con le migliori tariffe. Non solo: quando presente, un impianto fotovoltaico sarà tenuto in considerazione e sfruttato il più possibile.
Rispetto ai vecchi modelli, la wallbox potrà ora supportare fino a 22 kW di potenza in trifase, dato molto interessante visto che la i3 si ferma in AC a 11 kW. Questo significa che nuovi modelli con maggiore potenza di ricarica sono in arrivo, o che BMW strizza l’occhio anche a chi possiede modelli di auto della concorrenza. Ovviamente dotata di WiFi, la wallbox in base ai dati forniti dal cliente, tiene in conto la possibile produzione di un impianto fotovoltaico, in base alle previsioni del tempo, e imposta autonomamente un programma di ricarica controllabile via app.
Al momento non si conosce il costo del nuovo accessorio, e BMW fa sapere che inizierà con la vendita in Germania e Olanda all’inizio del 2017, per poi allargarsi ad altri Paesi. In prodotti precedenti sono disponibili nel nostro mercato, per cui è lecito supporre l’arrivo anche in Italia.
autore: Massimiliano Zocchi – DDay.it – 30/11/2016
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