La casa tedesca lancerà nel 2018 un’automobile originale e con tanti dettagli inediti. Ecco un’anteprima dello stile
L’appello dei presenti scorre veloce e senza interruzioni dalla A di Audi alla T di Toyota. Nel mezzo non manca nessuno: alla lettera F si trovano Fiat e Ford, alla J c’è Jeep e la riga della M viene occupata da Mazda e Mini. Nissan è alla N, prima della R di Renault. L’unica assente, un po’ a sorpresa, è alla V: manca Volkswagen. La casa tedesca è una delle poche ancora prive di un crossover compatto, ovvero di un’automobile fra quelle più di tendenza degli ultimi anni, capaci di abbinare dimensioni compatte, buono spazio interno e un’immagine più accattivante e modaiola rispetto alle tradizionali automobili per la città: merito dell’assetto rialzato, in stile SUV, a cui corrispondono ingombri esterni nell’ordine dei 4,20/4,30 metri. Vetture di questo genere riprendono numerosi componenti dalle compatte affini e hanno un’estetica molto personale. Ciò vale anche per la B-SUV della Volkswagen, attesa molto probabilmente nel 2018.
Mascherina non più orizzontale e luci diurne separate
La casa tedesca sembra aver approfittato del ritardo, disegnando una vettura molto lontana da quelle presenti oggi nel suo listino. L’ispirazione arriva dal prototipo T-Breeze, esposto a marzo 2016, che introduceva una serie di novità rispetto alle Volkswagen di più recente introduzione. Molti particolati verranno ripresi dal nuovo modello. Le luci diurne seguiranno il profilo di un corpo quadrato, separato dai gruppi ottici anteriori, che avranno un taglio più affilato e saranno racchiusi all’interno della mascherina. La fiancata sarà più elaborata e tridimensionale, grazie anche alla presenza delle modanature a contrasto, mentre la linea alla base dei finestrini laterali formerà uno scalino nei pressi del terzo vetro. Questo dettaglio serve per dare maggior dinamismo all’auto, insieme alle nervature sul cofano e al profondo taglio sulla fiancata. La crossover sarà basata sulla meccanica modulare MQB, la stessa della Golf, che permetterà di installare motori tradizionali e anche ibridi.
Con l’ibrido si muove anche ad emissioni zero
I motori a disposizione saranno quelli previsti su altre vetture del gruppo, come ad esempio la cugina Audi Q2: troveremo quindi il tre cilindri a benzina da 1 litro ed il nuovissimo benzina da 1.5 litri che ha appena debuttato sulla Golf restyling (il diesel arriverà in seguito). Dalla Germania arrivano voci molto accreditate circa la presenza di un sistema ibrido “leggero”, formato da un alternatore-starter a cinghia, capace di sviluppare una ventina di CV e di far marciare l’auto ad emissioni zero per brevi tratti di strada. L’alternatore, secondo quello che emerso finora, potrà inoltre migliorare le prestazioni del motore termico nelle fasi di accelerazione e ripresa. La crossover dovrebbe raggiungere i concessionari ad un prezzo vicino a 20.000 euro. L’esordio è fissato nel 2017, ma non sarà in vendita prima dell’anno successivo. Il nome resta ancora sconosciuto.
fonte: OmniAuto.it – 11/11/2016
http://www.omniauto.it/magazine/42055/volkswagen-mini-suv-rendering