Garantire una maggiore sicurezza stradale all’interno del territorio dell’Unione Europea, dove entro il 2020, secondo il programma ufficializzato, si vorrebbe arrivare al dimezzamento nel numero delle vittime, appare un obiettivo per nulla semplice da raggiungere.
“Negli ultimi due anni si è registrato un calo relativamente modesto, intorno allo 0,6%, rispetto alla diminuzione media annua del 6,7% necessaria”, ha puntualizzato al riguardo Sandro Mascolo, responsabile commerciale e marketing di IMA Italia Assistance, azienda che fornisce servizi di soccorso stradale e assistenza medica. Si occupa inoltre di mobilità internazionale e della gestione di sinistri, polizze viaggi e assistenza all’abitazione.
RICERCA CONTINUA SULLA SICUREZZA STRADALE
Il Gruppo omonimo a cui appartiene (l’acronimo sta per “Inter Mutuelles Assistance”) lavora da tempo a stretto contatto con le principali case costruttrici automobilistiche.
Per il Gruppo PSA, ad esempio, ha progettato e sviluppato il primo sistema eCall, la chiamata d’emergenza che, sfruttando la tecnologia della geolocalizzazione, permetterà una sempre più efficace gestione delle operazioni di soccorso.
L’incarico ha tenuto impegnati i ricercatori dal 1998 al 2003, ma, ora che la Commissione Europea, con la sua road map, ne ha dichiarato l’adozione obbligatoria, a partire dal 31 marzo 2018, su tutti i nuovi modelli di autovetture e veicoli commerciali leggeri, IMA potrà far valere l’esperienza accumulata con Citroën, Peugeot e DS, i tre marchi presenti nel portafoglio del Gruppo transalpino, nonché in vent’anni di ricerca sui sistemi di mobilità connessa e la loro declinazione nel campo dell’assistenza stradale.
LE NUOVE FRONTIERE DEI CONNECTED VEHICLES
Accanto all’eCall, negli ultimi anni IMA si è occupata di implementare i servizi telematici legati ai dispositivi satellitari black box di Unipol, nonché una serie di applicazioni basate sul rilevamento della posizione dei veicoli, così da rendere, via via più rapidi, e quindi innalzarne la percentuale di successi, gli interventi di soccorso sulle strade.
Nel ritornare sull’oggi, si possono fornire alcuni numeri utili a fotografare la portata del Gruppo: 17 paesi coperti con il sistema eCall (oltre al nostro, si trovano, solo per citare i principali, Francia, Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e Regno Unito); 25mila chiamate d’emergenza complessive previste per l’anno in corso, che dovrebbero superare le 30mila nel 2017; oltre 1,8 milioni di veicoli in Europa (a tanto ammonta la flotta continentale PSA), di cui sono gestite eCall e bCall (breakdown Call).
“I numeri forniti dalla Commissione Europea delineano un quadro preoccupante sugli incidenti stradali in Europa e nel 2015 – ha ripreso Mascolo -. Le vittime sono state, infatti, ben 26.000, di cui in Italia 3.419, pur essendo le strade europee le più sicure a livello mondiale. Tempestività d’intervento e una gestione più razionale dei mezzi di soccorso sono quindi i requisiti fondamentali su cui noi di IMA investiamo da anni per fornire servizi sempre più innovativi ed efficienti”.
fonte: FLEETmagazine – Ottavia E.Molteni – 11/11/2016