Così per l’Automotoclub storico italiano è tempo di festeggiare il traguardo del mezzo secolo attraverso un fitto programma di iniziative che raggiunge il culmine nel weekend.Il certificato di nascita dell’Asi riporta infatti questa data: 25 settembre 1966. Quel giorno a Brandolino, nel Veronese, il Veteran Car Club d’Italia con sede a Torino si unì alla Fiame di Milano, dando così vita all’Asi. Oggi l’associazione ha sede nella collina torinese, a Villa Rey, ed è composta da 270 club federati, 45 gruppi aderenti e, come detto, 140 mila iscritti. Non ci sono soltanto patiti di auto d’epoca, ma pure appassionati di ogni forma di motorismo, dai trattori ai motoscafi, dalle motociclette ai go kart fino alle navi e agli aerei.
L’associazione ha già iniziato a far festa mercoledì a Bardolino, con una prima esposizione di oltre 180 modelli e con l’affissione di una targa commemorativa.
Ieri esperti da tutto il mondo si sono invece confrontati sull’importanza del collezionismo al Museo dell’Auto di Torino. Tra loro c’era pure Rodolphe Rapetti, il responsabile del ministero della Cultura che si occupa appunto di conservare il patrimonio storico transalpino: “Anche in Francia – racconta – c’è grande attenzione su questo tema, ma riguarda soprattutto gli appassionati. Qui a Torino percepisco un amore per l’auto molto più generalizzato”.
Oggi i festeggiamenti entrano nel vivo con l’arrivo di tutti i mezzi
che partecipano alla ricorrenza, tra cui figurano 120 auto, 50 moto, 30 veicoli militari. Domani dalle 9 le vetture faranno un giro sulla pista del Lingotto e verranno poi esposte dalle 11.30 in piazza Cavour, mentre moto e modelli militari ripercorreranno la Sassi-Superga. Domenica mattina tutti i veicoli si spostano alla Reggia di Venaria, dove verranno esposti nei Giardini Reali, fino alla cerimonia di premiazione e ai saluti ufficiali. Previsto per la ricorrenza anche un annullo filatelico.