“Trump farà alcuni rilievi, ma non ci saranno dazi sulle nostre vetture. Non lo farà. Lo dico da uomo pienamente informato dei fatti”. Con queste parole si è espresso il presidente uscente della Commissione europea Jean-Claude Juncker in un’intervista alla Suddeutsche Zeitung. Il nocciolo della questione si riferisce al fatto che gli Stati Uniti devono decidere entro il prossimo 14 novembre se imporre dazi sull’importazione di auto europee che, secondo una legge nota come Sezione 232, sarebbero considerate come “una minaccia alla sicurezza nazionale”.
A confermare le parole del presidente ci ha pensato anche Matt Blunt. Il capo del sodalizio commerciale che rappresenta i principali costruttori americani General Motors, Ford e Fiat Chrysler ha confermato che “i gruppi del sodalizio restano contrari all’imposizione delle tariffe della Sezione 232 su automobili e loro componenti. Questo rappresenterebbe un passo che alla sarebbe dannoso per l’economia e l’industria americana”. Questi stessi dazi già lo scorso maggio sono stati rinviati dallo stesso presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.