“Non vedo alcun bisogno di rimuovere i marchi, perché hanno tutti la loro storia e la loro forza. Quello che dobbiamo fare è diluire gli enormi costi di ricerca e sviluppo che abbiamo al momento”, il commento iniziale di Carlos Tavares nell’intervista rilasciata alla radio francese BFM Business dopo l’annuncio della fusione tra Psa e Fca.
Il dirigente portoghese, che di questa nuova entità sarà l’amministratore delegato, si è concentrato poi sulla tempistica che servirà per arrivare al closing ufficiale: “Dobbiamo assicurarci di rispettare tutte le prescrizioni di legge e i regolamenti comunitari, ad esempio quelli sulle concentrazioni aziendali. Un operazione di questo tipo non può essere conclusa prima di un anno”.
Non è mancato anche un commento da parte di John Elkan, presidente di Fca nonché della nuova entità, in un incontro con gli studenti del Politecnico di Torino: “Siamo entusiasti di quanto si potrà fare con Psa. Insieme potremo cogliere le sfide del futuro, come l’elettrico e la guida autonoma“.
Da ricordare che questa fusione darà vita al quarto maggior produttore di automobili, con 14 brand e 8,7 milioni di auto vendute ogni anno. L’obiettivo delle due aziende è quello di raggiungere risparmi e sinergie per un valore di 3,7 miliardi di euro.