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Solo nelle ultime 21 ore, Tesla ha annunciato un richiamo di ben 200.000 veicoli. Questa volta, però, non si tratta di un richiamo per problemi con la guida autonoma, ma di un inconveniente più semplice: un malfunzionamento del software che impedisce la corretta visualizzazione della retrocamera su alcune versioni di Model S, X e Y.
Potenzialmente una grande operazione, in realtà circoscritta a specifiche versioni e seriali di Model S, X e Y del 2023, dotati del sistema di guida autonoma 4.0 e di determinate versioni del software Tesla. Le auto più datate o le berline Model 3, ad esempio, non sono coinvolte in questo massiccio richiamo.
La telecamera di retromarcia non solo rappresenta una comodità per il guidatore, ma dal maggio 2018 è diventata una richiesta legislativa per tutte le nuove auto vendute negli Stati Uniti, comprese quelle dalla vocazione sportiva come la Porsche 911 GT3. Sebbene Tesla abbia già affrontato un richiamo di portata multimilionaria lo scorso anno per modificare il suo sistema di pilota automatico in risposta a una sentenza della NHTSA, questa volta l’intervento è più circoscritto e coinvolge solo una specifica fascia di veicoli.
Dunque, il termine “richiamo” in questo contesto assume una sfumatura leggermente diversa. A differenza dei tradizionali interventi nei centri assistenza, il problema sarà risolto attraverso un aggiornamento software distribuito tramite un aggiornamento. Un approccio che ha dimostrato di essere efficace quando, già a dicembre, le segnalazioni sul malfunzionamento della telecamera hanno iniziato ad emergere. Tesla ha prontamente reagito a questa situazione, distribuendo aggiornamenti a un numero limitato di veicoli interessati e correggendo l’instabilità software introdotta da un precedente aggiornamento.
A gennaio, tutti gli altri veicoli coinvolti hanno ricevuto l’update, dimostrando la rapidità e l’efficienza con cui Tesla affronta le sfide tecnologiche. Anche se l’azienda ha registrato ben 81 richieste di intervento in garanzia relative al difetto, non ci sono segnalazioni di incidenti o lesioni causate dall’inconveniente, dimostrando che, nonostante il suo fascino futuristico, Tesla non trascura mai l’importanza dei dettagli.
Ogni tanto però, nel tentativo di risolvere problemi, Tesla riesce anche a peggiorare la situazione. Del resto può capitare a tutti di mettere mano a un software per risolvere un problema ma, al contempo, crearne un alto inconsapevolmente: l’ultimo sarebbe l’aggiornamento 30.8 che avrebbe “rotto” il sistema di autopilot.
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27/1/24
everyeye.it