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Sono diverse le aziende tedesche del settore auto che negli ultimi mesi hanno annunciato tagli al personale. I casi più recenti sono quelli di Bosch e Continental, e secondo Stefan Bratzel, direttore del Center of Automotive Management di Bergisch Gladbach, nel corso del 2024 l’industria tedesca si troverà di fronte ad un vero e proprio tsunami.
Secondo AutoNews, infatti, la transizione verso la mobilità elettrica, come riferisce anche Quattoruote, starebbe mettendo a rischio circa un quinto dei lavoratori del settore auto nel breve periodo.
“La trasformazione – scrive Bratzel sul suo account LinkedIn – sta diventando sempre più visibile sotto forma di tagli di posti di lavoro presso le grandi aziende fornitrici. Entro la fine del decennio prevediamo un calo dei posti di lavoro nell’industria automobilistica (produttori/fornitori) di circa il 20%. Parte dello smantellamento è già avvenuto. D’altro canto, si creano posti di lavoro anche in altri settori, ma non tutti gli specialisti dei motori a combustione diventano specialisti dell’intelligenza artificiale“.
La situazione ovviamente non è nuova, visto che per tutta la seconda metà del 2023 in Germania sono circolate notizie preoccupati per quanto riguarda il settore automotive, a cominciare dalle innumerevoli news riguardanti Volkswagen, che per via del calo delle elettriche e dello stop agli incentivi, ha dovuto ridimensionare il suo organico.
E qualcosa di molto simile sta accadendo anche in Italia, come il caso emblematico della Magneti Marelli, che non si è convertita alla mobilità elettrica e il cui futuro appare incerto. In Germania fino ad ora i tagli non sono stati traumatici e le aziende hanno cercato di utilizzare escamotage come ad esempio i pensionamenti anticipati, ma anche esodi volontari e incentivati aggiunge Quattroruote.
La situazione però non sta migliorando, come dimostrato anche delle numerose manifestazioni che sono state organizzate da agricoltori o camionisti di questi tempi. Insomma, l’industria dell’auto tedesca sta forse attraversando la sua fase più delicata da molti anni a questa parte, complice la transizione verso l’elettrico, una sfida non semplice da vincere anche perchè per ora le vendite non stanno riflettendo i miliardi di investimenti effettuati dalle aziende.
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27/1/24
everyeye.it (da: AUTONEWS)