.
A meno di clamorosi cambi di marcia, l’UE ha ormai deciso: a partire dal 2035 si potranno vendere solo nuove auto elettriche (a batteria o a idrogeno) oppure vetture a e-fuel, ovvero i carburanti sintetici. Tuttavia esiste ancora chi è fortemente critico rispetto alla decisione e agli EV in generale: ecco cosa c’è da sapere.
Partiamo da un’ovvietà: a oggi, le critiche all’elettrico sono del tutto legittime. Non sono auto “per tutti”, bisogna adattarsi all’infrastruttura e alle proprie esigenze personali, inoltre sono modelli che hanno un costo superiore rispetto a quelli tradizionali, dunque è normale nutrire dei dubbi o avere una percezione negativa dello switch. Non bisogna però commettere l’errore di pensare che ciò che esiste oggi resterà immobile per i prossimi 10-20 anni. Ecco dunque quattro punti chiave per vedere l’imminente switch elettrico sotto un’altra prospettiva.
L’infrastruttura di ricarica non è pronta!
Sentiamo spesso dire che l’infrastruttura di ricarica non è ancora abbastanza sviluppata. Beh è vero, c’è ancora tantissimo lavoro da fare, sia in autostrada (come vi abbiamo raccontato nel nostro nuovo articolo Da Milano alla Calabria in auto elettrica a fine 2023) che al di fuori. Bisogna aumentare le stazioni di ricarica un po’ ovunque, affiancarle sempre più alle classiche stazioni di rifornimento carburante, sia a bassa potenza per caricare le auto “nei tempi morti” che fast, per caricare al volo. Su questo fronte ci sono ingenti investimenti già programmati in tutta Europa e la situazione migliorerà in maniera sensibile da qui a 10-15 anni, quindi è superfluo fare i conti con ciò che abbiamo a disposizione oggi.
Odio le auto elettriche e non voglio guidarle!
A partire dal 2035 saremo costretti a guidare un’auto elettrica? Assolutamente no, su questo bisogna fare corretta informazione. L’UE non ci vieta di guidare auto termiche dal 2035 in poi, lo switch riguarda “il nuovo”, le auto che potremo acquistare online e in concessionaria. Se voi amate la benzina o il gasolio, potete tranquillamente acquistare un’auto termica entro il 31 dicembre 2034 e tenerla per i successivi 10-15-20 anni, finché l’auto ve lo permette. Anche Stellantis è convinta che di auto termiche ne circoleranno in gran numero anche dopo il 2050, inoltre non bisogna dimenticare gli e-fuel, carburanti sintetici che potrebbero salvare parte dei motori termici, quindi calma e sangue freddo, nessuno vi costringe a passare alle temute batterie.
Percorro 100 km ogni giorno, non ce la faccio a ricaricare!
Fermo restando che la tecnologia sta compiendo passi da gigante, e prossimamente avremo batterie a stato solido che ci permetteranno di viaggiare per centinaia di chilometri con ricariche da pochissimi minuti (la NIO ET7 ha percorso 1.044 km senza ricaricare), è possibile già oggi guidare un’elettrica per andare al lavoro percorrendo 100 km al giorno. A seconda del modello dell’auto e della zona in cui vivete, se non avete la possibilità di installare una wallbox a casa (acquistare un EV senza avere una wallbox a casa: si può fare?) potete sempre ricaricare nei tempi morti mentre siete al lavoro, a fare la spesa, a fare commissioni in centro e così via.
Se utilizzate l’autostrada magari avete a disposizione una stazione di ricarica Fast Charge alla quale potete fermarvi 20-30 minuti ogni 2-3 giorni se non meno, del resto le auto attuali coprono solitamente da 250 a 600 km. Ci sono persone che ricaricano a bassa potenza mentre sono al lavoro anziché parcheggiare semplicemente l’auto, e di fatto hanno la batteria sempre carica. Se non vivete in una zona che vi permette di ricaricare comodamente, semplicemente l’elettrico non è ancora l’alimentazione che fa per voi. Come detto sopra, nessuno vi costringe allo switch, non c’è bisogno dunque di essere per forza negativi nei confronti degli EV o di chi sceglie di acquistarli. Ognuno adatta le diverse alimentazioni alle proprie esigenze.
Le elettriche costano troppo!
Beh, verissimo, tutti i listini auto hanno subito pesanti rincari negli ultimi anni. Le auto sono più sicure, offrono maggiori tecnologie “di serie”, dunque tutti i modelli hanno subito un rialzamento dei prezzi. Con le elettriche va anche peggio, poiché le batterie fanno innalzare ulteriormente i costi, anche su questo fronte però non bisogna fare l’errore di pensare che la situazione attuale sarà per sempre. Già rispetto a qualche anno fa i prezzi sono scesi e continueranno a farlo nei decenni a venire, finché non si arriverà a una sorta di parità fra termico ed elettrico, le polemiche relative ai prezzi diventeranno solo dei ricordi. Anche su questo fronte, dunque, bisogna dare tempo al tempo. Se ora i prezzi degli EV sono eccessivi per il vostro portafogli, nessuno vi obbliga ad abbandonare il termico.
Come ogni nuova tecnologia, bisogna dare tempo agli EV e all’infrastruttura di ricarica di essere maturi. Chi ha vissuto l’arrivo dei primi Personal Computer nelle nostre case, dei primi cellulari o dei primi smartphone ricorda bene che all’inizio erano tecnologie per pochi, per chi aveva denaro da spendere ed era disposto a compiere qualche modifica alle proprie abitudini. Con le automobili avverrà lo stesso, non ci sarà più alcuna battaglia termico vs elettrico. Tanto per fare un esempio analogo, nei primi anni 2000 c’è stata una guerra intestina e ideologicamente violenta tra fotografia analogica vs fotografia digitale, oppure cinema analogico vs cinema digitale. E ancora: si è dibattuto su cosa fosse meglio tra reflex complete di specchio e mirrorless. In tutti questi casi è quasi superfluo ricordare com’è andata a finire: il “vecchio” ha ceduto il passo al “nuovo”, succederà anche con le auto, presto o tardi – e sarebbe successo anche senza la spinta dell’Unione Europea.
.
26/12/23
everyeye.it