La novità è opera di una startup che, nel 2024, lancerà in Europa un nuovo modo di ricaricare le auto elettriche: ecco come funziona
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Il mondo delle auto, soprattutto con l’arrivo delle vetture elettriche, sta cambiando in fretta. La nascita delle auto a batteria e il loro sviluppo sul mercato, infatti, hanno dato un’accelerata a una serie di processi già in atto ma che, per forza di cose, hanno subito un cambio di passo dovuto proprio alle nuove esigenze degli automobilisti, sempre più propensi all’acquisto di queste auto ma non ancora soddisfatti delle possibilità di ricarica.
Proprio la mancanza di colonnine, almeno in Italia, è uno dei fattori principali – insieme al prezzo ancora troppo elevato in sede d’acquisto – che frena la crescita di questo segmento. A breve, però, potrebbe esserci una novità che promette di cambiare il modo di ricaricare l’automobile.
Il nuovo hub per la ricarica
Atteso in Europa nel 2024, potrebbe essere la novità che consentirà finalmente alle auto elettriche di prendere il sopravvento. Si tratta di Nomad, sviluppato dalla startup statunitense Juxta, ed è un microstore per stazioni di ricarica dell’auto elettrica. Un hub che, durante le operazioni di “pieno” della vettura, permette agli automobilisti di acquistare vari tipi beni – dagli alimenti alle bibite – in totale autonomia, 24 ore su 24 per 7 giorni su 7, senza bisogno di personale in negozio.
Proprio quest’ultima caratteristica lo rende particolarmente appetibile anche agli occhi degli operatori del settore che, in questo modo, possono ammortizzare i costi relativi alla gestione del personale avendo così introiti maggiori dall’attività. Ogni Juxta Nomad può essere completamente assemblato e può essere inoltre installato e reso operativo in 12 ore al prezzo di 250.000 dollari – 235.000 euro – , ossia un prezzo pari a 1/10 di un qualsiasi minimarket americano.
Il costo relativamente basso, secondo l’azienda, permetterebbe alla società che lo acquista di recuperare il proprio investimento in appena tre anni con margini operativi derivanti dalla mancanza di personale al suo interno fino a cinque volte superiori. Secondo Juxta, inoltre, Nomad opera in modo autonomo, richiedendo solo visite occasionali da parte del personale per rifornire gli articoli e fare le pulizie. Un’operazione, togliendo quello iniziale, quasi a costo zero. L’assenza di personale consente anche di ottimizzare gli spazi dove esporre beni e servizi, con circa 500 prodotti in vendita offrendo così una grande vastità di prodotti ai consumatori da consumare duranti i tempi morti della ricarica auto.
Per concludere, poi, grazie al cruscotto di BI di Juxta, derivato dai dati del negozio, gli operatori possono accedere facilmente a dati completi in tempo reale, monitorando gli articoli più venduti e ottimizzando la loro strategia di vendita al dettaglio scegliendo i prodotti che vanno per la maggiore ed escludendo quelli meno acquistati. Un’idea, quindi, che punta a rivoluzionare non solo il settore delle auto elettriche offrendo nuovi punti di ricarica per le auto elettriche, ma soprattutto offrendo una nuova esperienza durante la sosta dovuta al rifornimento delle vetture a zero emissioni offrendo così agli automobilisti l’opportunità di consumare e di rifocillarsi mentre la vettura fa comodamente il pieno di energia.
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12/11/23
AUTOMOBILI10
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