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Gli italiani credono sempre di più anche nella micromobilità condivisa e nella guida autonoma, ma soprattutto nel “giusto mix di mezzi”
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Gli italiani voglio cambiare il proprio modo di muoversi, e sono anche i più propensi a farlo. A spiegarlo sono i 4.069 clienti FREENOW (residenti in Austria, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito), che in occasione della Settimana della mobilità (dal 16 al 22 settembre 2023) ha condotto uno studio con l’istituto di ricerche di mercato Kantar, raccogliendo le sfide quotidiane degli utenti delle città, le loro prospettive sul futuro della mobilità.
Il 42% degli italiani vorrebbe utilizzare maggiormente i mezzi pubblici, risultando la percentuale più alta a livello europeo (intorno al 33%). Non solo: sono molti quelli che vorrebbero poter integrare il trasporto pubblico con opzioni di sharing mobility o con veicoli di micromobilità condivisi (27%), in ottica Maas (Mobility as a Service).
Lo abbiamo detto molte volte: la mobilità è sempre più flessibile e sempre più spesso viene incontro a chi vorrebbe diminuire l’uso dell’auto privata (che oggi in Italia è ancora il mezzo di trasporto più utilizzato (63%), con una media europea del 56%).
Come ci muoveremo domani
Secondo il 60% degli intervistati (percentuale che in Italia si alza al 65, sopra quella europea) in futuro il mezzo di trasporto dominante sarà la bicicletta (anche in versione e-bike).
Gli italiani credono sempre di più anche nella micromobilità condivisa e nella guida autonoma (il 47% la vede come modalità di trasporto diffusa già nel 2033), seguiti dai Tuk-Tuk e dai risciò elettrici (38% ciascuno).
C’È UN “MA”
I problemi? La limitata disponibilità di orari dei mezzi pubblici e i lunghi tempi di percorrenza, che frenano il 55% degli intervistati dall’adozione quotidiana del TPL (cifra che in Italia raggiunge il 63%, la scarsa disponibilità raggiunge il 51%).
La micromobilità è frenata dalle distanze troppo lunghe (il 38%), costi elevati e/o mancanza di infrastrutture. Per quanto riguarda l’utilizzo di eBike, in Italia, il 54% incolpa la mancanza di infrastrutture adeguate.
COSA SERVE
Per incoraggiare l’uso della mobilità sostenibile servono:
- maggiori agevolazioni sul trasporto pubblico (il 71% dei cittadini europei li chiede)
- introduzione di abbonamenti settimanali e bisettimanali che combinino trasporto pubblico e privato (47%)
- offrire più combinazioni di trasporto pubblico e trasporto condiviso, come taxi, opzioni di micromobilità e car sharing (40%)
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15/9/23
FLEET magazine