.
Tutti i metodi per prevenire e (quando impossibile) riparare i danni causati all’auto dalla grandine, senza spendere una fortuna
.
Le conseguenze della crisi climatica fanno ormai parte della quotidianità. E, negli ultimi anni, anche l’Italia è sempre più soggetta a devastanti e improvvise intemperie, tanto nei freddi mesi estivi che durante le torride estati. Tra le diverse forme di maltempo, quella che più può rivelarsi problematica per le automobili è la grandine.
Dominare il meteo di certo non è possibile, esistono però un paio di trucchetti per far sì che, quando il ghiaccio piove dal cielo, la nostra macchina ne esca illesa o, se proprio non si riesce a evitarlo, torni alle condizioni di partenza senza bisogno di investirci troppo.
COME PROTEGGERE L’AUTO DALLA GRANDINE
L’unico metodo davvero infallibile per proteggere l’auto dalla grandine è lasciarla parcheggiata al sicuro all’interno di un box o, per lo meno, riparata da una tettoia o una rete. Quando ciò non è possibile, però, è possibile ricorrere a strumenti ideati appositamente per preservare vetri e carrozzeria dalle intemperie.
I TELI ANTIGRANDINE
In commercio esistono diversi attrezzi antigrandine, più o meno costosi. Tra i più comuni, nonché i più efficaci, troviamo:
- Telo antigrandine con gommapiuma. La soluzione più economica (su Amazon a meno di 100€). Si tratta di un telo auto rivestito con uno strato di gommapiuma per attutire l’impatto dei chicchi di ghiaccio. Se ben agganciato resiste anche al vento più insistente.
- Ombrello antigrandine. Leggermente più costoso del precedente (il prezzo su Amazon si aggira attorno ai 200€), è un vero e proprio ombrellone, da agganciare alla vettura per proteggerla dai colpi della grandine. C’è il rischio, tuttavia, che un vento eccessivo lo spazzi via.
- Telo gonfiabile. È l’opzione più costosa, perché da personalizzare in base alle dimensioni dell’auto (su Amazon supera i 500€), ma anche la più sicura per la propria vettura. Una vera e propria corazza costituita da camere d’aria. I più tecnologici si gonfiano solo quando rilevano la grandine e possono essere gonfiati anche da remoto tramite app. Ma c’è un ma: la grandine, rimbalzando sul materassino, potrebbe colpire vetture o oggetti circostanti, meglio usarlo solo se c’è abbastanza spazio.
I RIMEDI FAI DA TE
Sempre meglio affidarsi a strumenti professionali, in caso di emergenza, però, è possibile sostituire i teli visti in precedenza con un paio di soluzioni caserecce:
- Materassini da mare. Sostituto improvvisato del telo gonfiabile, in casi estremi si può pensare di ricoprire l’auto di materassini, a patto di legarli bene così da non farli volar via.
- Il pluriball è parecchio economico e, in caso di estrema necessità, si può utilizzare per ricoprire interamente la vettura e tamponare i danni della grandine.
- Vecchie coperte. La meno efficace tra tutte le soluzioni proposte, ma a mali estremi… Piuttosto che niente, meglio ricoprire l’auto con uno spesso strato di vecchie coperte ben fissate alla vettura.
COME RIPARARE I DANNI DELLA GRANDINE
La grandine può danneggiare la carrozzeria e i cristalli. In caso di danni alla carrozzeria diviene necessario utilizzare il tirabolli, strumento specialistico utilizzato da carrozzieri specializzati che, sfruttando il principio di inerzia, è in grado di riportare il metallo alle condizioni di partenza. Il costo dell’intervento varia a seconda dell’estensione del danno e spazia, di norma, tra i 400€ e i 5.000€.
Più difficoltoso è riparare i danni ai vetri dell’auto. Esistono in commercio resine speciali fatte per evitare che piccole crepe si possano espandere. Ma, anche e soprattutto per questioni di sicurezza, in caso di cristallo danneggiato, la cosa migliore è affidarsi a dei professionisti e, se necessario, sostituire il parabrezza.
L’ASSICURAZIONE CONTRO LA GRANDINE
Considerato il costo richiesto per riparare i danni causati dalla grandine, la scelta più saggia è quella di aggiungere alla propria polizza assicurativa la copertura contro gli eventi atmosferici e quella per la protezione dei cristalli. Si tratta di una cifra che non dovrebbe superare i 150€ all’anno, parecchio in meno di quanto richiesto da un tirabollista.
COSA FARE PER RICEVERE IL RISARCIMENTO
Se si possiede la polizza contro gli eventi atmosferici, una volta riscontrato il danno, si dovranno fare delle foto alla vettura danneggiata, poi recarsi dalle forze dell’ordine per ottenere una dichiarazione di avvenuta grandinata e, infine, inviare il tutto alla compagnia assicurativa. A questo punto l’assicurazione invierà un perito a controllare i danni dell’auto e, dopo il suo ok, si procederà al risarcimento.
.
18/07/23
fonte: FLEET magazine