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Dopo Tesla e Mercedes, sono sempre di più i marchi impegnati nello sviluppo di tecnologie di driverless parking. Tra questi ci sono in prims BMW, Volkswagen e Continental
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Problemi a trovare parcheggio? Difficoltà nell’inserire la propria auto in spazi piccoli per la paura di fare qualche danno? Negli ultimi anni sempre più marchi automobilistici hanno cercato di risolvere questa serie di problematiche investendo in soluzioni sempre più avanzate di automatic parking.
Si tratta di un sistema di manovra auto che, una volta installato, permette a un veicolo di eseguire un parcheggio parallelo, perpendicolare o angolare in maniera completamente autonoma.
Dopo il funzionalità Summon di Tesla e il valet parking sviluppato da Mercedes e Bosch, sempre più brand automobilistici e non solo hanno deciso di puntare su soluzioni sempre più efficaci di parcheggio automatico con cui dotare i propri veicoli. Un avanzamento tecnologico che, soprattutto negli ultimi anni, sembra aver compiuto dei passi da gigante.
Il parcheggio 2.0 secondo BMW e Valeo
Tra i brand che hanno deciso di credere nelle potenzialità dell’automatic parking c’è sicuramente BMW. Il brand di Monaco ha stretto infatti una cooperazione strategica con Valeo, multinazionale francese attiva nell’industria automobilistica, per sviluppare un sistema di parcheggio automatizzato di livello 4 di nuova generazione.
L’Automated Valet Parking creato dalle due aziende permetterà ai driver e passeggeri, una volta giunti in una zona di drop-off, di scendere dall’auto, lasciando a quest’ultima il compito di trovare un posto nel quale infilarsi.
Questo servizio, oltre alla tecnologia e ai sensori dell’auto, si baserà anche sullo sviluppo di strutture idonee dove oltre alle infrastrutture in grado di supportare l’AVP verranno anche installate delle colonnine per la ricarica dei veicoli EV.
Le funzioni di questo software di nuova generazione si basano sull’attuale stack di parcheggio automatizzato lanciato per la prima volta con la BMW iX nel 2021. Nei prossimi anni la capacità di elaborazione di questo computer di bordo sarà ulteriormente esteso da una potente piattaforma di elaborazione che ospita gli algoritmi sviluppati congiuntamente dall’azienda tedesca e da quella francese.
Uno sviluppo che richiederà “software e hardware all’avanguardia – ha sottolineato Nicolai Martin, Senior Vice President Driving Experience di BMW Group – in tutti gli aspetti della catena del valore digitale, così come la potenza di un ecosistema di dati della flotta. Il BMW Group è entusiasta di estendere ulteriormente la sua partnership di lunga durata con Valeo con questa cooperazione strategica. Miriamo a continuare a offrire esperienze di guida e parcheggio di livello mondiale ai nostri clienti
CARIAD al lavoro sull’AVP di Volkswagen
CARIAD, la piattaforma software di Volkswagen, negli scorsi anni ha decisamente accelerato il processo di sviluppo del sistema di driverless parking del marchio di Wolfsburg. Un progetto che, avviato dalla German Automotive Industry Association, è in fase di test su tre modelli prodotti dal Gruppo di Wolfsburg. Un trio composto da Audi e-tron Sportback, Volkswagen ID.3 e Porsche Cayenne.
In maniera molto simile a quello sviluppato da BMW/Valeo, il driveless parking system di Volkswagen, permette ai driver di lasciare il proprio veicolo in una “zona di consegna” designata.
Qui, una volta bloccate le porte e attivato la funzione tramite il loro smartphone, l’auto si muoverà da sola verso il posteggio gratuito più vicino, comunicando con l’infrastruttura del parcheggio attraverso una precisa sequenza di lampeggio degli indicatori.
Oltre a questo le strutture dotate del sistema caria saranno dotate di due robot di ricarica, uno a terra e un secondo appeso al soffitto, per i veicoli elettici e persino di un servizio di car wash automatico, per lavare la propria vettura in completa autonomia.
Una volta finito di svolgere la propria attività, l’auto viene richiamata utilizzando l’app dedicata. Dopo aver ricevuto il comando, il veicolo lascia infatti il suo parcheggio guidando verso l’area in cui il proprietario è in attesa.
Con l’Automated Valet Parking l’uso dei parcheggi disponibili diventa molto più efficiente perché il veicolo guida direttamente allo spazio libero rilevato dal sistema senza fare deviazioni inutili. “E questo riduce soprattutto i consumi – spiega Christian Feist, AVP Development Manager di CARIAD – in particolare le emissioni di anidride carbonica nel caso delle auto con motori a combustione interna. Questo è un fattore che non dovrebbe essere sottovalutato quando si tratta di sostenibilità”.
Parcheggiare automaticamente sia a casa che in città: il progetto di Continental
Da tempo impegnata nello sviluppo di tecnologie di guida autonoma, Continental oltre all’AVP ha deciso di investire anche in nuove soluzioni per parcheggiare autonomamente il proprio veicolo anche in casa. L’azienda di Hannover sta sviluppando il progetto Trained Parking. Questa funzione permette all’auto di memorizzare la sequenza di manovre più “conveniente” durante la procedura di parcheggio.
Attraverso i propri sensori, il veicolo “impara” il percorso da fare mentre il driver posteggia manualmente la propria auto nel garage o nel cortile di casa. In questa fase il sistema di Trained Parking registra tutti i 360 gradi dell’ambiente circostante utilizzando i sensori standard installati nel veicolo.
Quando il veicolo si trova nell’area coperta da questa mappa, può determinare la sua posizione precisa e guidare automaticamente lungo il percorso appreso. Il conducente può quindi uscire dal veicolo prima di attivare la procedura di parcheggio: il lavoro verrà fatto dal computer presente nell’auto. Tutto questo vale anche nelle manovre di uscita dal posto auto, dal momento che la vettura “saprà a memoria” anche la strada a ritroso.
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11/07/23
fonte: FLEETmagazine