Alpine, nuovi dettagli sull’erede elettrica della A110

Il Gruppo Renault costruirà autonomamente la nuova piattaforma che ospiterà la realizzazione della nuova sportiva EV, ma non solo

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La nuova piattaforma Alpine destinata alla produzione della prossima auto sportiva elettrica del marchio francese ospiterà la costruzione anche di altri modelli. Parola di Luca De Meo, CEO del Gruppo Renault, che ha innanzitutto fornito un dettaglio importante: la prima sportiva completamente elettrica firmata Alpine vedrà la luce, uno scenario non scontato dopo che il brand francese aveva annullato la partnership con Lotus per la realizzazione congiunta di una nuova EV ad alte prestazioni.

Futuro assicurato

“Abbiamo avuto una lunga discussione, ma alla fine abbiamo deciso di costruire la nostra piattaforma“, ha dichiarato De Meo ai microfoni di Autocar. Il numero uno del Gruppo Renault ha confermato quindi che Alpine costruirà più di un modello su questa stessa piattaforma, senza rivelare però se la nuova architettura pianificata si estenderà a qualcosa di più di semplici modelli sportivi ad alte prestazioni: ne sapremo sicuramente di più il prossimo 26 giugno, quando avrà luogo l’Investor Day dell’azienda.

Gamma in evoluzione

Recentemente è stato il CEO di Alpine, Laurent Rossi, a delineare a grandi linee in che modo e con quali tempi si svilupperà la gamma del marchio francese: verranno lanciate cinque nuove auto in cinque anni, a partire dalla hot hatch A290 basata sulla Renault 5 del prossimo anno, seguita dal SUV compatto GT X-Over previsto per il 2025 e da una sportiva elettrica nel 2026, mentre negli anni successivi ci sarà spazio per due nuovi SUV più grandi, destinati prevalentemente al mercato statunitense.

Pro e contro

La decisione del Gruppo Renault di procedere in autonomia con la realizzazione della nuova piattaforma aumenterà quindi i costi per quello che sarà un prodotto di nicchia, progettato per sostituire la coupé A110. D’altro canto, l’annuncio di De Meo secondo cui nascerà più di un nuovo modello su questa nuova architettura contribuirà quanto meno a coprire parte di queste spese extra. Vedremo se con il senno di poi saranno più i vantaggi o gli svantaggi derivanti dalla separazione da Lotus. “Non c’è stato attrito con la cosa, semplicemente perchè tutti erano convinti che questo fosse l’epilogo migliore – ha concluso De Meo – Ciò non significa che non avremo opportunità di lavorare di nuovo insieme”.

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19/06/23

fonte: FormulaPassion