Oltre a “Idra Zephyrus”, il team H2 PolitO ha presentato anche “Juno” alimentata a bioetanolo
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Da Torino a Lecce andata e ritorno con meno di un litro di benzina? Sembra fantascienza ma è ciò che potrebbe avvenire in un prossimo futuro, come dimostra il nuovo prototipo di auto a idrogeno del Politecnico “Idra Zephyrus” che consuma l’equivalente di un litro di benzina per ben 2.370 chilometri. Una distanza che, secondo il team H2 PolitO che l’ha realizzata potrebbe essere ben più lunga. «Nell’ultima competizione internazionale Shell Eco-Marathon, due settimane fa abbiamo dovuto utilizzare una vecchia propulsione fuel cell perché la nuova non è arrivata in tempo, e così ci siamo classificati soltanto al terzo posto» spiega la professoressa Massimiliana Carello, responsabile del team di ricerca del Poli. Il modello precedente, Idra Kronos, aveva infatti segnato in gara performance migliori: ben 3.445 chilometri con un litro. «I consumi dipendono da molti fattori, anche dal tracciato, ma il nostro obiettivo per il futuro è quello di migliorare ulteriormente l’efficienza arrivando a percorrere 4mila chilometri con un litro, e vincere la Shell Eco-Marathon il prossimo anno» spiega Carello, intervistata a margine della presentazione di ieri nell’aula magna di corso Duca degli Abruzzi.
La nuova Idra del resto sembra avere tutte le carte in regola: dalla forma filante, alta 50 centimetri e lunga circa tre metri, realizzata con una monoscocca in fibra di carbonio, monta una propulsione fuel cell da 500W con motore elettrico da 200W a trasmissione diretta, che le consente di raggiungere una velocità di 35 chilometri all’ora, e può contare su una bombola di idrogeno da 0.4 L a 200 bar e freni a disco con circuiti idraulici. Il tutto per un peso complessivo di appena 32 chili.
«Abbiamo ridotto il peso di 10 chili rispetto al modello precedente, abbiamo anche diminuito la resistenza a rotolamento, il consumo elettronico, l’attrito aerodinamico e le perdite grazie al il nuovo propulsore fuel cell che dobbiamo ancora testare in pista» spiega Alessandro Tiozzo, responsabile della vettura Idra Zephphyrus, l’ultimo prototipo nato nel 2022 realizzato da una quarantina di ricercatori.
Il gruppo, insieme alla professoressa Carello, ieri ha presentato anche l’ultimo modello di Juno, l’auto monoposto a guida autonoma alimentata a bioetanolo con motore endotermico ad iniezione indiretta da 50 cc, anch’essa arrivata terza alla Shell Eco-Marathon. «Questa vettura – spiega Carello – può macinare circa 255 chilometri con l’equivalente di un litro di benzina e, a differenza dell’Idra che è troppo bassa, potrebbe anche essere utilizzata in strada».
Un risultato frutto di 13 anni di ricerca del Team H2politO, nato nel 2007 e composto da un’ottantina di studenti, ognuno con profilo ed esperienze scolastiche diverse. «Gli studenti – aggiunge Carello – sono suddivisi in aree di lavoro, in base al percorso di studi e alle attitudini personali. E l’interazione delle diverse discipline ingegneristiche (Aerospaziale, Autoveicolo, del Cinema e dei mezzi di comunicazione, Elettronica, Energetica, Gestionale, Informatica, Matematica, dei Materiali, Meccanica, Meccatronica) contribuisce anno dopo anno al suo miglioramento continuo».
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10/06/2023
fonte: TORINOCRONACA