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Il marchio di Arese prepara il lancio di diversi nuovi modelli, con la transizione verso il full electric e la tecnologia che influiranno sul futuro del brand
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Il piacere di guida e chi si trova al volante saranno sempre al centro nei futuri modelli di Alfa Romeo. Jean-Philippe Imparato non ha dubbi, la tecnologia non stravolgerà il DNA del Biscione che affronterà gli anni a venire sfruttando al massimo le sinergie interne al gruppo Stellantis per mettere a disposizione dei suoi clienti un’offerta d’avanguardia. Con l’elettrificazione già nel destino del marchio di Arese, che dal 2027 completerà la transizione della gamma, anche la guida autonoma finirà presto per coinvolgere le dinamiche legate ad Alfa Romeo ma anche in questo caso il CEO del brand italiano non ha dubbi su quello che sarà il destino della casa automobilistica milanese.
“Devi darti l’opportunità di beneficiare degli ultimi progressi tecnologici nelle auto autonome – ha spiegato Imparato nel corso di un’intervista rilasciata a L’Argus – Sarà imposto anche in alcuni paesi in futuro. Alla fine è il pilota che deve mantenere la libertà di scelta, questa è la cosa importante. Guido o non guido, se voglio. E ci sono situazioni di guida in cui non vogliamo guidare, ad esempio nel traffico.” L’idea di Imparato è appunto quella di sfruttare al massimo le potenzialità che derivano dall’essere parte del gruppo Stellantis, prendendo il meglio della tecnologia per adattarla alle esigenze degli Alfisti: “Utilizzeremo tutto ciò che il gruppo Stellantis ci offre per alimentare il DNA del brand. A un Alfista non interessa sapere che tempo fa. D’altra parte, potrebbe essere interessato a un’intelligenza artificiale che gli permetta di aumentare la sua efficienza al volante. Una specie di auto fantasma visibile sull’head-up display per migliorare in circuito con una Giulia da 1.000 cv, fa gola, vero? Ci stiamo lavorando.”
Un tema importante sarà quello legato al design, con l’elettrificazione che per molti potrebbe snaturare lo stile delle vetture di Arese. Il CEO del Biscione però non ha dubbi sul fatto che Alfa Romeo rimarrà strettamente legata alle sue origini: “Voglio mantenere le radici e le radici milanesi e italiane del marchio. Tutta la difficoltà oggi è fare il collegamento tra il nostro DNA e il futuro che è quello di un mondo a basse emissioni di carbonio e connesso. I clienti devono riconoscere il design Alfa Romeo ma non si può fare vintage, non interessa. Quindi sì, il design si evolverà gradualmente. Manterremo le linee di stile, la posizione di guida centrata sul pilota e lo scudetto ma forse sarà gradualmente traforata. L’evoluzione arriverà anche dagli interni poiché l’elettrico offrirà opportunità in termini di pianificazione degli spazi grazie al pavimento piatto. Avrete probabilmente modo quest’anno di avere un’illustrazione concreta di questo passaggio tra il nostro DNA e il futuro.”
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05/02/2023
fonte: FormulaPassion.it
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