Le innovazioni tecnologiche possono migliorare gli stili di vita e agire su situazioni a rischio: la sicurezza stradale si fonda su educazione e tecnologie
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Introdurre innovazioni e tecnologie all’interno della società significa anche instaurare un dialogo con codici culturali spesso già radicati, che per loro stessa natura accoglieranno con resistenza un “elemento estraneo” all’interno del proprio ambiente. Sono molti i campi di applicazione in cui la tecnologia può rivelarsi non solo un elemento integrativo, ma un aspetto destinato a modificare profondamente gli approcci e i comportamenti delle persone nel quotidiano. Non solo, la tecnologia porta con sé il potenziale miglioramento dello stile di vita, della semplificazione dei processi e della maggiore sicurezza in diversi ambiti, come quello stradale.
L’approccio alla tematica appare tra i più delicati da trattare, in quanto la sua incidenza, nonostante il continuo sviluppo di tecnologie atte a mitigare la mortalità negli incidenti stradali, resta ancora elevata. Secondo i dati Istat, i morti per incidenti stradali in Italia sono circa 3000. A livello europeo, i dati riportati dalle statistiche UE al 2020 indica che l’Italia ha registrato una media di 55 vittime della strada per milione di abitanti, un dato leggermente superiore alla media dell’UE (51 vittime per milione di abitanti). Per intervenire su questo fronte, l’Unione Europea ha varato nuovi provvedimenti, tra cui limiti di velocità di sicurezza, tolleranza zero per la guida in stato di ebbrezza e un “aumento in termini di dotazioni di sicurezza sia in termini di infrastrutture che di dotazioni per i veicoli”. Inoltre, già nel 2019 il Parlamento europeo ha votato nuove misure per incrementare la sicurezza stradale, introducendo e rendendo obbligatori 30 dispositivi avanzati di sicurezza sulle nuove auto.
16/12/2022
fonte: Affari Italiani