La fumata bianca è arrivata. Psa e Fca hanno ufficializzato l’intesa tramite la firma del Combination Agreement vincolante, che prevede la fusione paritetica dei rispettivi business. Da qui si formerà il 4° costruttore automobilistico in termini di volumi e il 3° per fatturato. “L’aggregazione proposta darà vita a un gruppo leader nel settore con team, competenze, risorse e dimensioni in grado di cogliere con successo le opportunità offerte da questa nuova era della mobilità sostenibile”, uno stralcio della nota congiunta diffusa per ratificare l’accordo trovato: la fusione effettiva sarà formalizzata entro i prossimi 12-15 mesi.
Questa nuova società avrà John Elkan alla presidenza e Carlos Tavares ricoprirà la carica di amministratore delegato. Inoltre, il consiglio d’amministrazione sarà formato da 11 membri, con una maggioranza di consiglieri indipendenti. La sede sarà in Olanda e l’azienda sarà quotata su Euronext (Parigi), Borsa Italiana (Milano) e al New York Stock Exchange.
Non è mancato un commento sia dello stesso Tavares, presidente del Consiglio di Gestione di Groupe PSA, che di Mike Manley, ceo di Fca. Il primo: “Questa fusione rappresenta una grande opportunità per raggiungere una posizione ancora più forte nel settore attraverso il nostro impegno a guidare la trasformazione verso un mondo con una mobilità ecologica, sicura e sostenibile e a offrire ai nostri clienti prodotti, tecnologie e servizi d’eccellenza. Sono pienamente convinto che grazie al loro immenso talento e approccio collaborativo, i nostri team saranno in grado di massimizzare le performance con energia ed entusiasmo”; il secondo: “Questa è l’unione di due società con marchi incredibili e persone appassionate e competenti. Entrambe hanno affrontato momenti di estrema difficoltà e ne sono uscite ancora più agili, intelligenti e formidabili. Le nostre persone hanno un tratto in comune, quello di guardare alle sfide come opportunità da cogliere perché rappresentano la strada per renderci ancora migliori nel fare quello che facciamo”.