(sicurauto.it)
Volvo esorta la Commissione Europa ad avere un cloud comune per le auto connesse. Serve per la sicurezza e dovrebbero usarlo tutti i Costruttori
DIALOGO TRA AUTO
Ormai è noto che Costruttori e governi stanno lavorando sulla possibilità che le auto possano dialogare tra loro e con le infrastrutture dedicate, come semafori o cartelli stradali. Questo genere di comunicazione viene genericamente definito V2X, che diventa V2V (Vehicle-to-Vehicle) in caso di scambio dati da auto ad auto e V2I (Vehicle-to-Infrastructure) in caso di scambio dati tra auto ed infrastruttura. Questo potrà permettere una guida predittiva, mettendo l’automobilista a conoscenza di eventuali pericoli presenti sulla strada che sta percorrendo.
LA POSIZIONE DI VOLVO
In un’epoca nella quale la privacy è ostentata da tutti ma, di fatto, ognuno non rinuncia ad aggiornare i propri social network con le informazioni sulla propria vita, anche l’auto potrebbe condividere informazioni sui nostri spostamenti. Questo però, come chiesto e spiegato dal CEO di Volvo Håkan Samuelsson in occasione della 1^ Conferenza Europea sulla Guida Connessa e Automatizzata, potrebbe avvenire in modo anonimo e servire per aumentare il livello di sicurezza delle strade. Tutto potrebbe funzionare attraverso un cloud, al quale connettere non solo le auto ma anche i database dei governi e delleistituzioni locali, che registra dati in entrata da ogni singolo modello e li invia a tutte le auto che potrebbero trovarsi nella stessa situazione di guida.
QUALI SAREBBERO I VANTAGGI
Qualora un’auto dovesse incontrare del ghiaccio sulla strada, i dati di funzionamento del sistema antislittamento potrebbero essere non solo inviati alle auto che seguono, segnalando così la presenza del pericolo, ma anche all’ente responsabile della strada stessa, che a sua volta può intervenire per risolvere il problema. In merito alla condivisione dato il CEO di Volvo ha dichiarato che “Crediamo che questo tipo di condivisione dei dati debba essere gratuita, avere una finalità superiore e andare a vantaggio della società nel suo complesso. In questo modo si contribuisce a salvare vite umane, oltre a far risparmiare tempo e soldi dei contribuenti“. Riuscire a creare una rete che possa in modo efficace comunicare in questo modo sarà un tassello fondamentale nello sviluppo e nella commercializzazione di auto a guida autonoma.
autore: Claudio Anniciello – sicurauto.it – 05/04/2017