(autoruote4x4.com)
Grande successo per la 42° edizione di Rétromobile, immancabile appuntamento per intenditori di marchi prestigiosi, collezionisti e appassionati che hanno potuto ammirare da vicino esemplari rari e inestimabili. I più fortunati e facoltosi sono riusciti anche a portarsi a casa i pezzi più rari
Il passato ha sempre un futuro: lo slogan di Rétromobile, uno dei saloni di vetture d’epoca più prestigiosi al mondo, ha riproposto Parigi, la ville “lumière”, centro dell’automobile da collezione. Per 5 giorni, dall’8 al 12 febbraio, il più grande parco esposizioni situato nel cuore di una capitale europea (l’Expo de la Porte de Versailles fu creato nel 1923 per la Fiera parigina) ha ospitato splendidi esemplari a 2, 3, 4 e 6 ruote, protagonisti della storia dell’automobilismo in tutte le sue declinazioni, dall’extra lusso alle sportive. ”La storia dell’automobile è costellata di vicende e aneddoti di uomini: sono loro che hanno fatto dell’auto ciò che è oggi e Rétromobile, attraverso le sue esposizioni annuali, vuole rendere omaggio proprio all’uomo”, commenta François Melcion, direttore del Salone Francese, ”Un tributo a un’avvincente avventura da sempre legata al genio creativo e artistico di chi l’ha concepita e progettata”. Da 42 anni, tante sono le edizioni di Rétromobile, intenditori di marchi prestigiosi, collezionisti e appassionati possono ammirare da vicino pezzi da museo; i più fortunati e facoltosi persino portarsene a casa qualcuno.
Il mito Aston Martin: la DB5 di James Bond
E’ nei primi anni ’60 che Aston Martin lega il proprio destino al MI6, l’agenzia di spionaggio per l’estero della Gran Bretagna: Guy Hamilton, creatore di James Bond, sceglie la DB5 per le avventure dell’agente 007 in Goldfinger e Thunderball. Il creativo inventore “Q” equipaggia la coupé sportiva con un vero e proprio arsenale da guerra: comando di espulsione del sedile passeggero, tetto apribile, schermo di controllo radar, targhe girevoli, telefono in bachelite, scudo a prova di proiettile sul cofano del bagagliaio, mitragliatrici Browning, espulsione di olio caldo dal primo dei tre gruppi ottici posteriori e telescopico del mozzo ruota per forare gli pneumatici delle auto nemiche. Fra i venti modelli dell’epoca d’oro dell’Aston Martin esposti a Rétromobile, quella guidata da James Bond (chassis 2008 R) è stata la protagonista indiscussa: elegante e raffinata, in perfetto stile british. Una prima mondiale in cui i più fortunati hanno potuto ammirare da vicino il mito guidato da Sean Connery.
Le Delage del Grand Prix del 1927, i blindati della guerra e altre rarità
Novant’anni fa Delage conquistò il titolo di campione del mondo del Grand Prix grazie a Robert Benoist alla guida della 8 cilindri 1500 a compressore, una meraviglia della meccanica progettata con la precisione di un pezzo di orologeria. Per la prima volta da allora, le 4 vetture costruite per quella stagione (e le 2 realizzate successivamente nel 1936) sono state esposte assieme, un prezioso omaggio che Rétromobile ha fortemente voluto per ripercorrere la storia del costruttore francese. All’Expo si sono potuti ammirare anche i due ultimi esemplari dei primi blindati francesi che parteciparono alle Prima Guerra Mondiale: ormai ultra centenari, questi carri raccontano la storia degli uomini che hanno combattuto al fronte. I blindati Schneider e Saint Charmond hanno accompagnato nella visita dei tre padiglioni alla scoperta di altri pezzi unici. Come il prototipo Chausson CHS, unico esistente, testimone dell’epoca industriale ritrovato in occasione di una vendita all’asta a Silverstone nel 2012 o la monoposto 500 F2 più titolata della storia di casa Maranello con 14 vittorie su 15 partenze; o ancora la 4 ruote motrici Fardier alimentata da un bicilindrico Citroen raffreddato ad aria e la GN JAP, bolide su telaio in legno del 1913 creato dalle officine di John Alfred Prestwich. A proposito di Citroen inoltre, particolarmente ammirato nello stand della Casa francese è stato il glorioso semicingolato “Scarabée d’Or” con trazione a cingoli che nel 1922 fu artefice della prima traversata a motore del Sahara nel corso della mitica “Crociera Nera”.
Jaguar Land Rover Classic
A chi il cuore batte a trazione integrale lo stand Jaguar Land Rover Classic non poteva che affascinare seppur nella sua semplicità. Il marchio britannico è tornato a Rétromobile per promuovere, fra l’altro, le attività di restauro e di fabbricazione di accessori originali. Dall’anno scorso negli ateliers storici di Browns Lane per Jaguar e nelle nuove installazioni di Solihull per Land Rover, la divisione Classic del prestigioso brand si è riproposta di donare nuova lucentezza e splendore a vecchi modelli, che siano una Type E o una Range Rover di prima generazione. Land Rover in scala, dai piccoli 1:43 ricercati dai collezionisti di modellini sino a quelli con carrozzeria in ABS e motore monocilindrico a 4 tempi per i piloti in erba, hanno fatto bella mostra di sé fra i numerosi stand di questa edizione dell’Expo che ha riportato numeri straordinari: più di 500 veicoli esposti, 500 espositori, 120 clubs e 45 artisti riuniti nella « Galleria dell’Arte Automobilistica » affiancati da numerose animazioni esclusive.
Le leggende del rally: il Gruppo B
Chi le ha viste gareggiare in pista non le ha dimenticate, tanto meno chi ha avuto la fortuna di ascoltarne il nervoso strepitio del motore. Creata nel 1982 per rimpiazzare i Gruppi 4 e 5 nel Campionato del Mondo Rally, la categoria B con le vetture da Gran Turismo modificate e prodotte in 200 esemplari è stata la regina dei rally per la prima metà degli anni ’80. Rétromobile ne ha celebrato la leggenda con l’esposizione di Peugeot 205 T16, Delta S4, Lancia 037, Citroen, Renault, Talbot e Ferrari. Per gli appassionati dall’animo sportivo che quegli anni li hanno vissuti con emozione.
La Dino Berlinetta da oltre 4 milioni di Euro
Quest’anno la tradizionale vendita all’asta proposta da Artcurial Motorcars ha raccolto 32 milioni di Euro. Quattro i record del mondo registrati per modelli specifici: una Talbot Lago T150 C del 1936 venduta per 1.610.500 €, una Citroen DS 19 Cabriolet del 1965 per 101.300 €, una Harley Davidson Softail Springer 1340 cc del 1989 acquistata per 280 mila € e una Cadillac Serie 62 Cabriolet Custom del ’53 per 270 mila €. Migliori acquirenti i collezionisti europei che si sono aggiudicati alcune rarità di grande valore. La regina dell’asta è stata la Ferrari Berlinetta 206 P del 1965, primo prototipo griffato Dino: offerta dalla famiglia Pinin Farina all’Automobil Club de l’Ouest (Le Mans), è stata acquistata dopo dieci minuti di rilanci fra tre collezionisti da un amatore europeo per la cifra di 4.390.400 €. Valore inestimabile anche per un’altra Ferrari, la 166 Spider Corsa Scaglietti del 1948, preziosa testimonianza per la storia della Casa italiana, assegnata per 2.960.400 € a un collezionista. E poi ancora una Lamborghini Miura SV del ’72 e una Bugatti Type 57 Atalante del 1935, entrambe vendute a poco più di 2 milioni e 300 mila €.
autore testo e foto: Sonja Vietto Ramus – autoruote4x4.com – 19/02/2017
http://www.autoruote4x4.com/it/190201_retromobile_2017.html#.WKqnmfnhCUk