(sicurauto.it)
La Commissione Europea propone l’introduzione di 19 salvavita da imporre nella dotazione di serie, critica ETSC:l’elenco non è completo e va integrato
MENO INCIDENTI MA AUMENTANO QUELLI MORTALI
L’introduzione di dispositivi tecnologici di sicurezza attiva può ridurre in maniera drastica l’incidenza degli incidenti stradali e con essa il numero di pedoni, automobilisti e passeggeri coinvolti e a rischio di lesioni. La progressiva introduzione obbligatoria negli anni passati di sistemi quali l’ABS o gli airbag ha contribuito ad arginare gli incidenti letali, ma stiamo assistendo ad un incremento dei sinistri a livello globale e la normativa europea non viene aggiornata ormai dal 2009.
SOLUZIONI GIÀ’ PRONTE, INUTILE PROCRASTINARE
Finalmente qualcosa ai piani alti della Commissione Europea si è mosso ed è giunta la proposta di rendere obbligatori 19 dispositivi che dovranno far parte della dotazione di serie delle nuove auto a partire dal 2018 e scadenzate negli anni a venire. In apertura accennavamo alle critiche mosse alla proposta dall’ETSC, queste riguardano sia alcune “dimenticanze” da parte di chi ha stilato la lista, sia il calendario proposto dalla Commissione per l’introduzione dei dispositivi, molti di questi sono già sul mercato e pienamente sviluppati e non sono comprensibili scadenze lunghe.
NESSUNO HA PENSATO A NUOVI CRASH TEST O ALL’ALCOLOCK
L’ETSC ha lodato la proposta di rendere obbligatoria l’introduzione di dispositivi quali la Frenata Automatica d’Emergenza o l’Intelligence Speed Assistance, grazie al quale calibrare automaticamente la velocità in funzione delle mappe cartografiche e della segnaletica stradale, cosi come l’estensione a tutti i posti passeggeri del cicalino e degli avvisi per le cinture di sicurezza slacciate. Secondo l’ente per la sicurezza mancano invece importanti sistemi come l’Alcolock, il quale impedisce l’avvio dell’auto se il guidatore ha bevuto oltre i limiti, mancano regole per la progettazione di nuovi camion con strutture anti-incastro al frontale e soprattutto mancano nuove norme che aggiornino i crash test con prove più incisive per la sicurezza dei pedoni.
autore: Gabriele Amodeo – sicurauto.it – 31/01/2017