Autosole, A4, Adriatica, A3 e Gra sono quelle più a rischio: sul Grande Raccordo Anulare romano altissima l’incidentalità per chilometro
16 Ottobre 2016
Chi ha inventato le autostrade, ha facilitato le cose agli automobilisti. Ma quelle italiane sono particolarmente intasate, soprattutto in certi punti, e pure pericolose. Sono cinque, in particolare, quelle più a rischio: Autosole tra Milano e Napoli, Torino – Trieste, Adriatica tra Bologna e Taranto, Salerno – Reggio Calabria e Grande Raccordo Anulare di Roma.
I dati sono stati forniti dall’Aci. Sebbene negli ultimi anni gli incidenti siano diminuiti, l’Autosole rimane troppo spesso una trappola mortale: nel 2014 ci sono stati 1.129 incidenti, dei quali 39 mortali. Il bilancio parla di 51 vittime e 2.037 feriti, con un tasso d’incidentalità pari a 1,49 per ognuno dei 743 chilometri.
Tra le regioni italiane attraversate dall’Autosole, scopriamo che quella più tranquilla è l’Umbria. Al Nord, i tratti peggiori sono quelli in corrispondenza di ingressi e uscite, ma più si scende a Sud più aumentano gli incidenti. I chilometri ‘maledetti’ dell’A1 si trovano in Lombardia, tra Cascina Castelletto e Mezzano, in Emilia Romagna all’altezza delle uscite di Parma e Reggio Emilia, in Toscana all’incrocio con la Variante del Valico, al chilometro 254.
In Umbria, all’altezza di San Lazzaro di Ficulle, si contano quattro incidenti e cinque feriti. In Lazio, attenzione particolare al cavalcavia di Valmontone, in provincia di Roma. In Campania, ben undici incidenti nel chilometro in corrispondenza con il cavalcavia di via Provinciale Botteghelle, a Portici.
Sulla Torino-Trieste (A4), 902 gli incidenti sui 516 chilometri, con picchi da 12 sinistri all’incrocio tra il raccordo con l’A8 Milano – Varese e l’uscita per Bergamo. Per l’A14 Bologna – Taranto, 625 incidenti (uno mortale all’altezza di San Lazzaro). Sull’A3 Salerno – Reggio Calabria, due i tratti killer: l’uscita di Sibari, nel Cosentino, e quella di Pizzo nel Vibonese (in totale 333 incidenti, 18 i morti). Infine, sul Grande Raccordo Anulare romano, si contano ben 678 incidenti in appena 68,2 chilometri. Vale a dire un indice di pericolosità di 9,94 incidenti a chilometro.