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Comune e Regione contro il tetto di spesa per le opere di mitigazione di 260 milioni
BOLOGNA -Comune e Regione stoppano Autostrade sul Passante di mezzo. La società che dovrà realizzare l’opera ha posto un tetto di spesa di 260 milioni di euro per le opere di mitigazione, ritenuto però «inaccettabile» dagli enti locali. «La committenza in questo caso è del ministero (delle Infrastrutture, ndr), e l’ultima parola la metterà il ministero che sta puntando molto su questa opera», è l’altolà che arriva dall’assessore comunale alla Mobilità Irene Priolo. Dello stesso avviso anche il collega in Regione Raffaele Donini: «Troverei inaccettabile che si aprisse un confronto pubblico con i cittadini e poi non si finanziassero gli interventi ritenuti necessari e richiesti dai cittadini per questioni di budget».GLI INCONTRI Il nodo delle risorse per questi interventi, che renderebbero meno impattante il Passante di mezzo, è strettamente legato ai cinque incontri aperti a tutti i bolognesi delle scorse settimane. Al momento, all’interno di questi 260 milioni di euro sono conteggiati già le barriere fonoassorbenti, la fascia boscata e il parco sopra San Donnino. I tavoli tematici sono serviti a capire se bisogna mettere mano con altre operazioni di miglioria anche in altre aree. Nel caso, spetterà soprattutto a Comune e Regione valutare l’utilità di questi ulteriori interventi e farsi portavoce con Autostrade. È ovvio però che con un budget statico la coperta si fa stretta. Questo quantomeno seguendo le dichiarazioni di Autostrade, che in un primo tempo aveva affermato che «non c’è un limite di spesa» riguardo questi interventi, salvo poi correggersi e spiegare che un «perimetro» in realtà esiste, ed è quello dei 260 milioni.
LE RICHIESTE «Si sono contraddetti tra di loro e li lascerei alle loro contraddizioni», ha provato a liquidare la vicenda con una battuta Priolo ieri mattina in piazza Maggiore durante un’intervista pubblica con la presidente di Tper Giuseppina Gualtieri all’interno della settimana della mobilità sostenibile. Poi però l’assessore è entrata nel merito della questione, concedendo ad Autostrade il merito di essersi «messa in prima linea con tutti i suoi dirigenti» per la buona riuscita dell’opera, ma allo stesso tempo ricordando che «nell’accordo non si parla di cifre», e quindi «si farà quello che serve, ma non un di più che non serve». I cittadini, ad esempio, hanno chiesto di poter replicare il parco di San Donino («Che non si tocca», assicura l’assessore) anche a Croce Coperta e Croce del Biacco. Ma questo, annuncia già la Priolo è «impossibile, anche se stiamo valutando di intervenire in entrambi casi nel sottopasso». Preoccupazione dopo la frenata di Autostrade arriva pure dalla Regione.«Questo confronto pubblico è una cosa seria. Sono certo che alla fine ci sarà piena ragionevolezza nel rappresentare al ministero e realizzare poi quei miglioramenti usciti dal confronto», l’auspicio di Donini