13 Set 2016
[1] Cass. ord. n. 15394/2016.
[2] art. 2051 cod. civ.
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“E se la sbarra del casello scendesse, tutto a un tratto, prima che io sia passato?”: sarà capitato a tutti, almeno una volta, di pensare alle conseguenze che potrebbero verificarsi se, al momento del passaggio al Telepass, la sbarra di metallo dovesse cadere sul tettuccio dell’auto. A chi spetterebbe risarcire il povero malcapitato e, soprattutto, dopo quanto tempo si potrebbe ottenere l’indennizzo? La domanda va presentata alla propria assicurazione o a chi è proprietario del casello? La risposta a questi dubbi è stata fornita, di recente, dalla Cassazione [1].
Il proprietario dell’auto danneggiata dalla sbarra difettosa del Telepass deve presentare domanda di risarcimento del danno solo ad Autostrade per l’Italia S.p.a., poiché solo quest’ultima è il soggetto titolare dell’impianto e, quindi, anche responsabile per tutti i danni che esso possa arrecare a terzi.
In particolare il codice civile stabilisce [2] un principio di portata generale: chiunque è proprietario o custode di un oggetto – qualsiasi esso sia – deve risarcire tutti coloro che siano stati danneggiati da tale oggetto, anche se il danno non è dipeso dalla sua volontà, ma da un fatto imprevisto (come, ad esempio, un difetto di funzionamento del meccanismo elettronico). Si chiama responsabilità oggettiva ed è quella che scatta a prescindere dalle eventuali colpe del custode della cosa.
L’unico modo per evitare il risarcimento è dimostrare che il danno si è verificato per una circostanza inevitabile nonostante l’aver adottato tutte le misure che la diligenza impone per evitare imprevisti. Il che significa, nel nostro caso, dotare l’impianto Telepass di ogni mezzo tecnico necessario per impedire che la barra di metallo finisca in testa ai poveri automobilisti. Una prova, quest’ultima, che deve fornire il proprietario del casello (ossia Autostrade Spa), in assenza della quale ilrisarcimento è automatico.
Purtroppo la pratica ci dice che, spesso, i tempi dei risarcimenti richiesti alla società Autostrade Spa sono particolarmente dilatati. In questi casi è consentita la tutela mediante un giudizio innanzi al giudice di pace. Se il valore del danno è inferiore a 1.100 euro si può fare causa anche senza bisogno dell’avvocato.
[1] Cass. ord. n. 15394/2016.
[2] art. 2051 cod. civ.
Redazione TAW