Attualmente, l’amministrazione presieduta da Biden sta esaminando la possibilità di rivedere le rigide norme sulle emissioni dei veicoli negli Stati Uniti, proposte lo scorso anno. Questa revisione potrebbe concedere alle case automobilistiche un’estensione dei tempi per adeguarsi ai requisiti, volti a promuovere la vendita di veicoli elettrici.
Attualmente, le disposizioni normative riguardanti le emissioni dei veicoli, emanate dall’Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA), costituiscono un aspetto chiave dell’agenda ambientale del presidente Joe Biden. La transizione verso i veicoli elettrici è stata infatti uno degli elementi distintivi del suo mandato, che ha addirittura comportato il pensionamento delle classiche muscle car americane col loro iconico motore V8. Ora però l’EPA sta valutando la possibilità di posticipare tali requisiti fino al periodo successivo al 2030. Tuttavia, la versione definitiva delle normative dell’EPA non è ancora stata promulgata e si prevede che sarà resa pubblica nella prossima primavera. Ricordiamo che a breve ci saranno le elezioni negli Stati Uniti e che la controparte repubblicana lotta per un ammorbidimento di tali norme.
Quando fu annunciata la proposta di regolamentazione sulle emissioni dei veicoli lo scorso aprile, i funzionari dell’EPA avevano dichiarato di star valutando diverse proposte, che potrebbero portare a un tasso di adozione dei veicoli elettrici compreso tra il 64% e il 69% entro l’inizio del prossimo decennio, a partire dai veicoli dell’anno modello 2027. Anche il New York Times ha riportato per primo la possibile revisione delle normative da parte dell’EPA. Tuttavia, un portavoce dell’EPA non ha fornito immediatamente un commento in risposta alla richiesta della CNN.
“Stiamo utilizzando sia gli investimenti per garantire che l’industria automobilistica statunitense guidi, anziché segua, il panorama globale. Il presidente Biden ha sempre sostenuto questa direzione, accelerando così il ruolo di leadership degli Stati Uniti in questa tecnologia fondamentale per la nostra economia e il nostro ambiente“.
Tuttavia, alcuni critici hanno interpretato questa mossa come un atto di cedimento alle case automobilistiche, dal momento che queste sono in netto ritardo rispetto a Tesla e alle aziende cinesi del settore dei veicoli elettrici, come BYD. Del resto, è stato espresso dai concessionari americani la volontà di rallentare sui veicoli elettrici poiché non riuscirebbero a venderne così tanti. Per questa ragione, Biden forse intende (per motivi senz’altro di consenso) andare incontro ai disagi di questa categoria che, nel panorama statunitense hanno un certo peso politico.
Il sindacato United Auto Workers, che ha attivamente sostenuto Biden nella sua candidatura presidenziale del 2024, ma anche da tempo manifestato preoccupazione riguardo all’impatto della transizione verso i veicoli elettrici sui lavoratori del settore, sembra che l’attuale Presidente degli Stati Uniti stia cercando il più possibile di mantenere solide le sue preferenze. Del resto l’ex presidente Donald Trump, durante i suoi discorsi alle convention repubblicane alla presidenza, si è espresso apertamente contro i veicoli elettrici: un rischio che l’amministrazione Biden (e il mondo forse) non vogliono concedersi. Sarebbe disastroso infatti un’improvviso passo indietro degli Stati Untiti nel settore della transizione ai veicoli elettrici.
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24/2/24
everyeye.it