I dati relativi al mercato delle auto elettriche in Italia nel settembre 2023
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I dati relativi al mercato delle auto elettriche in Italia nel settembre 2023 mostrano una diminuzione delle immatricolazioni rispetto all’anno precedente. Secondo Motus-E, l’Italia si distingue dagli altri grandi Paesi europei, con vendite che stentano a decollare. Nel mese di settembre 2023 sono state registrate in Italia 4.955 nuove auto elettriche (-2,3% rispetto al 2022), con una quota di mercato del 3,6%. Nei primi 9 mesi dell’anno, le immatricolazioni di auto elettriche in Italia sono state 45.790, con un aumento del 28,2% rispetto al 2022 e una quota di mercato del 3,9%. Il numero totale di auto elettriche circolanti in Italia al 30 settembre è stato di 209.338 unità.
L’analisi condotta da Motus-E ha rivelato che in Europa oltre il 20% delle auto immatricolate ad agosto erano elettriche, superando la quota dei veicoli diesel. In Italia, la percentuale di auto elettriche è stata solo del 5%. In Germania, l’elettrico ha raggiunto una quota del 31,7% ad agosto e del 18,6% nei primi 8 mesi dell’anno. In Francia, la quota è stata del 15,4% nel periodo gennaio-agosto 2023. La Spagna ha una quota di mercato delle auto elettriche del 4,8%, superando l’Italia che si attesta al 3,9% nello stesso periodo.
Secondo il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso, l’anomalia italiana è causata da diversi fattori. La struttura degli attuali incentivi non è efficace. Naso suggerisce alcuni aggiustamenti per renderla più attraente ed efficiente, come l’aumento del limite di prezzo per accedere agli incentivi, l’estensione completa degli stessi alle aziende e al noleggio, inclusi i veicoli elettrici usati, e la revisione della tassazione delle flotte con un’ottica ecologica, per la quale è già stata sviluppata una proposta specifica. È importante garantire una certa stabilità nel quadro degli incentivi, legando l’annuncio dei bonus alla concreta disponibilità delle risorse, al fine di evitare effetti negativi sul mercato.
Tuttavia, modificare la struttura degli incentivi non è sufficiente per recuperare il ritardo che potrebbe diventare persistente, con conseguenze pericolose anche per la competitività dell’industria automobilistica nazionale. Per approfondire ulteriormente la questione, Motus-E ha analizzato attentamente la connessione tra le immatricolazioni di auto elettriche e variabili chiave come la diffusione delle reti di ricarica pubblica e il reddito medio della popolazione.
L’Italia dispone di una rete di ricarica più estesa rispetto a Paesi come Francia e Germania in rapporto al numero di auto elettriche in circolazione. Dai dati di mercato e dalle rilevazioni di Istat e OCSE emerge un quadro interessante. Se confrontiamo l’Italia con la Spagna, che ha un reddito medio inferiore di oltre l’8%, vediamo che la Spagna ha superato l’Italia in termini di quota di mercato delle auto elettriche. È interessante notare anche il confronto tra il Nord Italia e la Francia, che presentano redditi medi simili ma andamenti di mercato automobilistico molto diversi.
Considerando esclusivamente le regioni del Nord Italia, la quota di mercato media delle auto elettriche nei primi 8 mesi del 2023 è stata del 4%, rispetto al 15,4% della Francia. Secondo il segretario generale di Motus-E, questa analisi suggerisce che in Italia si riscontri una resistenza quasi ideologica all’utilizzo dell’auto elettrica, a causa di incertezze sul quadro normativo.
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3/10/23
MOTORIONLINE