Il presidente e ad Jim Rowan, a Genova per la conclusione dell’Ocean race, presenta la strategia di innovazione e sostenibilità della casa automobilistica
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Genova – Competizione di alto livello, avventura dello spirito ma anche strumento di indagine scientifica e invito alla riflessione sulle sorti dell’oceano: fin dalle origini la Ocean Race si presenta come un affascinante blend di grandi temi, come spesso succede – la letteratura ce lo insegna- quando l’uomo incontra il mare.
Una conferma arriva dalla 14esima edizione dell’evento velistico che, partita da Alicante il 15 gennaio 2023 ha trovato a Genova – nel primo week di luglio- il suo Grand Finale, dopo aver toccato nove città in tre continenti. Come in ogni regata che si rispetti non sono mancati momenti critici, incontri ravvicinati con grandi predatori del mare, condizioni difficili ed è cresciuta la consapevolezza sulle preoccupanti condizioni di salute degli oceani. Gli equipaggi che hanno preso parte alla competizione portavano con sé attrezzature per raccogliere dati sull’impatto dell’attività umana sull’oceano e l’intera manifestazione ha contribuito con dati scientifici al progetto Ocean Decade Odyssey
La tappa genovese ha sancito la vittoria di 11th Hour Racing Team, impresa storica se si pensa che si tratta del primo team sotto la bandiera statunitense a vincere la regata. Nella città della Lanterna, ad attendere la conclusione dell’impegnativa sfida a squadre, c’era anche Volvo e la sua leadership: il brand dell’automotive ha un forte legame con la regata, che alla fine degli anni ‘90 fu infatti acquistata da Volvo Group (all’epoca comprendeva Volvo Cars).
Una sinergia che, dal punto di vista della proprietà, si è conclusa nel 2018 ma non si è interrotta: l’impegno di Volvo Cars è infatti continuato e nel 2023 la casa automobilistica ha ricoperto il ruolo di partner premium. Il tema sostenibilità è centrale da sempre per il brand: già nel 1972, il suo allora Ceo Pehr G. Gyllenhammar formulava, alla conferenza Onu sull’ambiente a Stoccolma, la prima dichiarazione ambientale dell’azienda riconoscendo che i suoi prodotti avevano una ricaduta negativa sull’ambiente e che fosse necessario rimediare.
Più di cinquant’anni dopo, le sfide continuano e guardano all’obiettivo di di azzerare l’impatto climatico dell’intera catena di creazione del valore entro il 2040. La relazione con la regata prosegue all’insegna di valori comuni, come conferma a Wired l’attuale Presidente e Ceo di Volvo Cars, Jim Rowan, presente a Genova: “Ci occupiamo in maniera autentica di sostenibilità e penso sia fantastico quando possiamo impegnarci con iniziative come The Ocean Race che è davvero in linea in maniera genuina e naturale con le cose in cui crediamo: c’è un coinvolgimento autentico”.
Un passato in Dyson, dove ha ricoperto il ruolo di Ceo, e innovatore in prima persona, Rowan è alla guida del gruppo da un anno e mezzo. Entro il 2030, Volvo vuole garantire un’offerta esclusivamente elettrica: ma se alcuni mercati sono già più recettivi, complice anche – come nella Ue- la spinta legislativa in materia di transizione e decarbonizzazione dell’economia, cosa aspettarsi da quelli emergenti? “Ci sono emergenti che si stanno muovendo molto velocemente, una cosa molto bella da vedere e molto positiva. Abbiamo circa quindici paesi dove venderemo solo macchine full electric o ibride plug-in a lunga percorrenza. Sono entusiasta, penso sia un buon segnale. In Europa stiamo iniziando a vedere una transizione molto veloce alle vetture totalmente elettriche, in parte perché le infrastrutture sono buone, in parte perché i clienti sono veramente appassionati di sostenibilità e sono veramente ben informati dei benefit dei veicoli elettrici. In alcune parti del mondo ci vuole più tempo, è una cosa normale. Stiamo sviluppando delle auto ora, saremo una compagnia completamente elettrica entro il 2030, siamo alla metà adesso e puntiamo a essere oltre la metà del cammino entro il 2025, il che è fantastico. Speriamo di poter essere in una certa misura un punto di riferimento per altre aziende che vogliono attuare questo cambiamento. Sono positivo, sono ottimista. Con la combustione hai rumore, vibrazioni, calore e certamente emissioni. Con l’elettrificazione niente di questo, è più economica per i clienti in termini di servizi, è molto meglio per l’ambiente”, spiega il manager. . . .
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https://www.wired.it/article/volvo-auto-elettrica-jim-rowan-volvo-tecnologia/
04/07/23, WIRED