Che anno è stato, il 2022, per il mondo automotive? Analizziamo l’andamento del mercato, e non solo, per cercare di capire cosa aspettarci dai mesi che verranno
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Il 2022 è stato definito dagli esperti l’annus horribilis dell’automotive. Il mercato ci riporta numeri di cinquant’anni fa e tra crisi energetica, guerra, transizione elettrica e mancanza di materie prime le difficoltà per i costruttori sono state numerose.
Ad avvantagiarsi sono il settore dell’usato e, ancor di più, il comparto del noleggio. Analizziamo nel dettaglio quel che è accaduto nell’anno appena conclusosi, con qualche previsione sul 2023 appena iniziato.
Che anno è stato per l’automotive?
Il mercato auto ha chiuso il 2022 segnando, con poco più di un milione e 300 mila immatricolazioni, un -9,59% rispetto al 2021. Circa 140 mila targhe in meno. Cifra in rosso, ma meglio di quanto si ipotizzava inizialmente, grazie soprattutto al più che positivo andamento degli ultimi due mesi dell’anno.
Le auto più acquistate corrispondo ai modelli tra i più economici sul mercato. Chiaro segnale che indica che, se la domanda scende, è anche a causa dei sempre più elevati listini. Ad avvantagiarsi della situazione è il settore dell’usato, che quest’anno ha registrato una crescita costante. Mentre sono diminuite sensibilmente le vendite di auto elettriche. Che l’arrivo dei nuovi (e più economici) brand cinesi potrà cambiare tale andamento nel 2023?
IL NOLEGGIO È IL VERO VINCITORE DEL 2022
Il vero vincitore dell’anno appena trascorso è il noleggio, in particolare il noleggio a lungo termine. Nel consuntivo annuo, infatti, oltre un quarto delle nuove immatricolazioni è stato appannaggio del noleggio. Modalità di fruzione in grado di conquistare una sempre più ampia fetta di clienti, anche tra i privati.
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12/01/2023
fonte: FLEET Magazine