Problemi di mercato per Nissan. La compagnia automobilistica giapponese sta registrando difficoltà per quanto concerne la gestione finanziaria degli stabilimenti di Sunderland e Barcellona. I rischi maggiori li corre quello inglese: se Bruxelles e Londra non riusciranno a trovare un accordo per quanto riguarda le relazioni post-Brexit, la casa di Yokohama non sarebbe sicuramente in grado di sostenere la sua presenza nel Regno Unito. Da qui viene esportato il 75% della propria produzione in Europa ed eventuali dazi sarebbero catastrofici, in quanto sarebbe difficile assorbire il danno economico con un semplice aumento dei prezzi di listino.
Lo stabilimento spagnolo, invece, sarebbe il primo a pagare le conseguenze dell’indebolimento della domanda dei prodotti sul mercato del Vecchio Continente. Per cercare di risollevare la situazione, la casa nipponica punta molto sul debutto della nuova Juke. Qui, comunque, sono già partiti i colloqui con i sindacati spagnoli per un probabile taglio di 600 posti di lavoro.
“Dobbiamo rivedere la strategia industriale in Europa, di cui la fabbrica di Barcellona fa parte, ma non entreremo nell’immediato futuro in un’operazione di ristrutturazione”, il commento di Gianluca de Ficchy, presidente della Nissan Europe.