Nissan, casa automobilistica giapponese, vuole chiudere una volta per tutte l’era Ghosn e ha intentato una causa per danni contro il suo ex presidente,chiedendo un risarcimento di 10 miliardi di yen (circa 84 milioni di euro). L’azienda contesta i danni che Ghosn, con le sue frodi, ha provocato all’azienda. “I danni richiesti sono collegati alla violazione da parte di Ghosn del dovere fiduciario come direttore della società e alla sua appropriazione indebita delle risorse e dei beni dell’azienda”, questo uno stralcio del testo depositato presso il Tribunale di Yokohama, sede del quartier generale della stessa Nissan.
La compagnia nipponica cita in giudizio il suo ex presidente per l’utilizzo di proprietà aziendali all’estero senza aver mai pagato, l’uso improprio di jet dell’azienda, una serie di versamenti immotivati alla sorella e i pagamenti del suo avvocato personale in Libano. A questo si aggiungono le spese sostenute dalla Nissan nel corso delle indagini sia in Giappone che negli Stati Uniti e in quei territori dove la casa ha interessi finanziari.