(wired.it)
Dall’etilometro installato nello smartphone all’asfalto che riduce gli spazi di frenata dei veicoli: cinque startup per aumentare la sicurezza alla guida
autore: Luca Signori – wired.it – 09/06/2017
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Il tema della sicurezza stradale é sempre stato uno dei più discussi, sia per l’alto numero dei decessi sia per le iniziative volte a prevenire incidenti e atteggiamenti irresponsabili. Analizzando i dati del 2016 (raccolti dalla Commissione Europea) ci si accorge di una lieve diminuzione degli incidenti (2 %) rispetto all’anno precedente, anche se il numero di coloro che hanno perso la vita resta comunque alto (25.500 persone, 600 in meno rispetto al 2015 e 6.000 in meno rispetto al 2010, mentre sono 135.000 le persone gravemente ferite). Venendo all’ambito italiano, invece, si registra una tendenza positiva con una riduzione del numero dei decessi del 19%.
Per favorire ulteriormente la sicurezza stradale e sensibilizzare i cittadini anche l’innovazione dà il suo contributo, con startup che propongono soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Eccole qui di seguito.
Innanzitutto l’israeliana Nexar, presentata al Wired Next Fest di Milano (conclusosi da pochissimo) dal CEO Eran Shir, ex direttore di Yahoo Israel.
Nexar ha sviluppato un sistema basato su algoritmi che mira a prevenire eventuali violazioni del Codice della Strada. Posizionato sul cruscotto, rileva posizione, velocità e direzione del veicolo. Nel caso in cui si verifichino anomalie (per esempio il comportamento scorretto di un conducente), Nexar invia un audio al guidatore del veicolo vicino. In questo modo il guidatore potrà decidere (o meno) di condividere il messaggio con gli altri utenti della community avvisandoli di quanto accaduto.
Inoltre se il guidatore che ha ricevuto la segnalazione conferma la colpa di colui/colei che ha compiuto l’infrazione, Nexar catturerà un video della durata di 30 secondi circa, che sarà condiviso in cloud e potrà essere utilizzato in caso di controversie. Ogni video registrato sarà sottoposto a una supervisione al fine di evitare abusi.
Sempre da Israele ecco Cellepathy, startup contro le distrazioni alla guida, che lo scorso anno ha vinto il ConnecteDriver 2016 Auto App Challenge, uno dei più prestigiosi concorsi sulle app nel settore automobilistico. Fondata 6 anni fa da Dan Abramson e Sean Ir, Cellepathy (nome derivato dalla contrazione/combinazione dei termini, cellular e telepathy) utilizza due software per ridurre le distrazioni al volante. I software si chiamano Verify ed Ergo. Verify, come dice il nome stesso, verifica e sa distinguere se il dispositivo che si utilizza é quello del conducente o quello del passeggero. Ergo invece completa e integra l’attività di Verify, riducendo le azioni legate all’utilizzo dello smartphone (accensione/spegnimento, alzare/abbassare il volume ecc.)
Floome è una startup creata da tre ingegneri dell’Università di Padova che sono riusciti a brevettare “l’etilometro da smartphone”. In pratica si tratta diun rilevatore della concentrazione alcolemica simile a quello utilizzato dalle forze dell’ordine per l’alcol test. Floome si collega allo smartphone con un filo jack audio e, tramite l’app dedicata, calcola il tasso alcolemico e il tempo necessario per tornare nei limiti alcolemici consentiti dalla normativa vigente.
Arriva invece dalla Toscana e più precisamente dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa la startup Wriggle Solutions e il suo brevetto Smart Tyre, che segnala lo stato di usura degli pneumatici dei veicoli così come l’insorgere di eventuali anomalie. Ma come funziona quindi? Attraverso dei sensori sulle ruote che comunicano con il computer di bordo, monitorando in real time le condizioni del pneumatico e avvisando il conducente in caso di pericolo (per esempio per la deformazione improvvisa della ruota o per lo scoppio del pneumatico). Il lancio del prodotto sul mercato é previsto entro quest’anno.
Smart Way é invece la startup friulana che ha inventato e brevettato Stop Salvapedoni, un nuovo sistema che permette di ridurre gli spazi di frenata dei veicoli. Composto da un reticolato in acciaio, viene installato nell’asfalto e contribuisce a ridurre il rischio di essere investiti. Stop Salvapedoni è già stato sperimentato a Palmanova (Ud) davanti a una scuola e a una caserma.
autore: Luca Signori – wired.it – 09/06/2017
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