Per l’indagine, «sono stati osservati 2.712 auto e 913 fra moto e scooter», in zone centrali della città e in aree periferiche.
L’uso delle cinture di sicurezza in auto – obbligatorio dal 1988 per chi siede davanti, e per tutti dal 2006 – non è ancora entrato nel dna degli automobilisti. «La percentuale dei conducenti che indossano la cintura al posto di guida è pari all’88%», calcola Sorbi. E solo il 71% dei passeggeri le allaccia nel sedile anteriore.
Il dato più sorprendente è quello sull’uso delle cinture nei sedili posteriori.«Non vengono allacciate dal 72% delle persone», afferma Sorbi. Il dato balza all’84% sulle strade periferiche. «Un quadro preoccupante, che indica la necessità di interventi educativi e di formazione».
È ormai entrato nelle abitudini di tutti i centauri l’uso del caso, obbligatorio da trent’anni esatti. Sia in ambito urbano che nelle strade periferiche, «l’utilizzo del casco risulta pari al 100% dei conducenti delle due/tre ruote».
Anche i seggiolini per bambini vengono bene utilizzati dalla quasi totalità delle persone. Mentre il telefono cellulare è usato in maniera non corretta dal 6% dei conducenti.
Ma è la distrazione alla guida uno dei pericoli maggiori per chi guida: «Il 46% degli incidenti è causato dall’utilizzo non corretto di telefonino, iPad, navigatore e altri gadget», afferma Sorbi. Ma la disattenzione è anche di molti ciclisti. «Dall’anno prossimo ci occuperemo anche di loro, partendo dall’uso del cellulare e dal mancato uso delle luci».