Riciclo 2.0 delle batterie, la pietra tombale sul tema “auto elettrica sì o no?”
(Guido Rubagotti – Infomotori.com)
Iniziano anche in Europa, precisamente in Francia, Spagna e Portogallo, i primi test su strada di auto a guida completamente autonoma
Semaforo verde per i primi test di guida autonoma nel vecchio continente. Indra, una delle principali società di consulenza tecnologica di caratura mondiale, ha dato vita al progetto Autocitis. Lisbona, Madrid e Parigi sono le prime città coinvolte. L’obiettivo di questa pionieristica iniziativa è accelerare il processo che porterà anche in Europa alla libera circolazione di autovetture ad emissioni zero e guida autonoma. I test saranno effettuati lungo circuiti privati e, per la prima volta, su strade aperte al pubblico in Francia, Portogallo e Spagna.
I test saranno effettuati in scenari molto diversi, al fine di acquisire preziosi dati nel maggior numero possibile di condizioni: centri urbani ad alta concentrazione di traffico veicolare e pedonale, strade extraurbane, autostrade. Tra i percorsi annunciati troviamo l’autostrada A-4 di Parigi, la A-36 di Lisbona e la linea Bus-HOV che porta a Madrid. I tester potranno contare su evolute infrastrutture telematiche: i sensori montati sulle vetture comunicheranno con centrali operative e riceveranno in tempo reale dati su condizioni del traffico e situazione meteo.
Il consorzio Autocitis è frutto dell’unione di intenti del Dipartimento del traffico spagnolo (DGT), dell’Università politecnica di Madrid (UPM), dell’Autorità portoghese per la Sicurezza Stradale (ANSR), dell’Università di Coimbra (UC), del Pedro Nunes Institute (IPN) e l’ Inventors for the Digital World (INRIA) in Francia. Il budget di progetto è di 2,6 milioni di euro, finanziato dal programma UE Connecting Europe Facility (CEF). Autocitis è un progetto ambizioso, in grado di colmare il gap di esperienza sul campo tra Usa ed Europa in materia di test su strada per la guida autonoma. Autocitis si impegna a garantire la sicurezza del personale coinvolto nell’operazione e soprattutto l’incolumità degli altri utenti della strada durante i test svolti su strade aperte al pubblico
Autore: Guido Rubagotti – Infomotori – 28/11/2016
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