A Merano, cittadina dell’Alto Adige, è in circolazione da ieri, e fino al prossimo primo dicembre, un bus shuttle elettrico e autonomo. Questo veicolo, fornito da Navya, azienda francese specializzata nella guida autonoma, verrà utilizzato per il trasporto pubblico senza conducente.
L’iniziativa è nata nell’ambito del progetto Mentor e sviluppata dal programma di cooperazione europea Interreg V/A Italia-Svizzera, con i comuni di Merano e Briga-Glis, in Svizzera, la partecipazione del parco tecnologico Techpark, la società di trasporti urbani ed extraurbani Sasa e PostAuto, in accordo con l’assessorato alla mobilità della Provincia di Bolzano e Sta Alto Adige Spa.
“Le nuove tecnologie per la mobilità esistono e sono sicure. Questo bus è distribuito in 25 Paesi, e in alcuni, come la Svizzera, è già integrato nel sistema del trasporto urbano. Nell’ultimo anno, con questo veicolo sono stati percorsi un milione e mezzo di chilometri e trasportate 500 mila persone. È stato programmato per rispettare le regole del traffico, per capire, in anticipo se una zona è a potenziale pericolo, per la presenza, ad esempio di una scuola nel test di Merano il mezzo non supera i 25 chilometri orari. Il veicolo non si distrae, non parla al cellulare, non chatta e non saluta gli amici che vede per strada”, le parole in merito alla sperimentazione del veicolo di Roberto Maldacea amministratore delegato di “I mobility garage”, importatore di Navya.