Il bollo auto è, probabilmente, l’imposta più odiata dagli italiani. In soccorso degli automobilisti, però, ci sono diversi tipi di esenzione, sia nazionali che regionali, che permettono di risparmiare. Soprattutto quelli regionali consentono maggiori risparmi e favoriscono il cambio di veicolo verso modelli meno inquinanti.
Di base tutti i proprietari di una vettura sono chiamanti a pagare il bollo auto 2018, questo si deve corrispondere anche se l’auto resta ferma nel proprio garage. Da ricordare che il calcolo del bollo (almeno fino a che non sarà fatta la riforma e ci sarà l’introduzione del bollo europeo) si ottiene andando a controllare la potenza del veicolo e la regione di residenza: il bollo è una tassa regionale e ogni amministrazione può applicare normative ben precise e che lo stesso va pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello della scadenza del bollo precedente. In alcuni casi sono previste esenzioni dal pagamento totali o parziali.
Sono previste esenzioni per varie categorie: 1) per disabili, invalidi e portatori di handicap (“è invalido con grave limitazione della capacità di deambulazione o da pluriamputamenti”, art. 30 comma 7 della legge 388/2000); 2) per le auto ibride; 3) per auto elettriche; 4) riduzioni per veicoli alimentati esclusivamente a gpl e metano; 5) se, invece, il veicolo è intestato ad una persona disabile o una persona che ha fiscalmente a carico una persona disabile (sordomutismo, disabilità psichica, disabilità motoria), c’è la completa esenzione dal pagamento del bollo. Tale esenzione può essere applicata su un solo veicolo e l’interessato può scegliere a quale veicolo destinarla: nella domanda di esenzione si deve indicare la targa, sostituibile in caso di cambio della vettura.
Altre tre categorie di veicoli hanno l’esenzione: 6) mezzi intestati alle Onlus; 7) ambulanze e veicoli destinati al trasporto di persone in particolari condizioni di organi e sangue; 8) auto storiche (di interesse storico e collezionistico) presenti nei registri Asi, Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Fmi.
Discorso a parte per le esenzioni parziali. Valgono ancora quelle delle regioni Puglia, Toscana e Trento: qui, chi compra un auto e la trasforma a gpl o metano, ha lo sconto di un quarto del valore complessivo del bollo. In Campania, invece, per le auto elettriche ci sono 5 anni di esenzione; in Lombardia per i veicoli plug-in il bollo costa la metà. Infine, nel Lazio chi possiede l’auto ibrida (benzina-elettrica o elettrica-idrogeno) ha l’esenzione totale per 3 anni.