Guida autonoma: a che “livello” siamo arrivati nel 2024?
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TORINO (ITALPRESS) – Ci vorranno probabilmente almeno altri 25 anni prima di vedere un veicolo che gira per strada senza un essere umano alla guida. Al momento sono tre i principali ostacoli da superare: centinaia di milioni di veicoli nel mondo non possono essere connessi al web; ad ogni metro percorso saranno prodotti e ricevuti dati per vari gigabyte che solo i computer quantistici potranno eventualmente gestire; i dati dovranno essere compresi dai veicoli perché questi siano realmente autonomi. Le case automobilistiche però utilizzano già l’intelligenza artificiale in quasi tutti gli aspetti del processo di produzione. Nello stabilimento Michelin di Cuneo, per esempio, il sistema Iris analizza ogni pneumatico attraverso le immagini delle telecamere HD, rilevando quelli difettosi con una precisione superiore all’occhio umano. Ci sono voluti un paio d’anni perché il sistema “imparasse”. Bosch ha stretto da poco un accordo con Microsoft con l’obiettivo che l’intelligenza artificiale generativa possa consentire ai veicoli di valutare le situazioni e reagire di conseguenza, contribuendo a migliorare la sicurezza stradale.
C’è poi ChatGPT, il chatbot basato su intelligenza artificiale e apprendimento automatico sviluppato da OpenAI, che da quest’anno è al centro di una prima sperimentazione su 20mila veicoli DS in Europa. Poi toccherà ad alcuni modelli Citroen e Peugeot, alla Jeep Avenger e alla Fiat 600. Ad accomunare tutti questi modelli il sistema infotainment “IVI R1”, che offre risposte sempre più dettagliate a domande relative a destinazioni del viaggio, luoghi attraversati, colonnine di ricarica più vicine. Ma anche dalla musica ai ristoranti, dagli eventi ai desideri dei bambini a bordo. Se la guida autonoma è quindi ancora quasi un sogno, scoprire una località da sogno proprio vicino a casa è realtà. E l’intelligenza artificiale è gia protagonista.
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15/3/24
TISCALI MOTORI (da: ITALPRESS) Foto: ufficio stampa Bosch
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