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Nel corso del mese di gennaio 2024, il 92% delle nuove auto registrate in Norvegia sono state veicoli elettrici, secondo quanto riportato da CleanTechnica
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Questo Paese, noto per essere un avamposto dei veicoli a trazione elettrica, ha visto la registrazione di 5.122 automobili, di cui 4.717 completamente alimentate da motori elettrici, rappresentanti il 92,1% del totale delle immatricolazioni. La Tesla Model Y ha mantenuto la sua posizione di primato come veicolo più popolare, del resto è l’auto più venduta del mondo. Solo la Model Y ha registrato infatti 962 nuove immatricolazioni, seguita dalla Hyundai Kona (282) e dalla Nissan Leaf (263).
Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in Norvegia si è registrato un notevole aumento del 281% nelle immatricolazioni di veicoli elettrici. È interessante notare che gennaio è tradizionalmente uno dei mesi con il minor numero di registrazioni di veicoli.
Nel corso del 2023, marzo è emerso come il mese con il maggior numero di immatricolazioni in Norvegia, con un totale di 19.366 veicoli registrati, di cui 16.811 erano elettrici. Complessivamente, nel 2023, l’82,4% di tutte le nuove auto immatricolate in Norvegia sono state veicoli elettrici o ibridi, con un totale di 104.590 veicoli elettrici e 10.169 ibridi.
Sebbene in Italia la musica si ben diversa (molto diversa), tuttavia l’Agenzia Internazionale dell’Energia prevede che entro il 2030 le auto elettriche costituiranno una parte significativa del mercato automobilistico italiano, facendo un bel balzo in avanti: la previsione è di circa il 39% delle immatricolazioni in Italia. Questo cambiamento è attribuito alla diminuzione della domanda di combustibili fossili e alla necessità di ridurre le emissioni di anidride carbonica.
Si stima che l’adozione diffusa delle auto elettriche potrebbe far risparmiare fino a cinque milioni di barili di petrolio al giorno entro il 2030 (va detto però: alzandone il prezzo per via della riduzione della domanda). Il Nord Europa, come appunto la Norvegia, sono un esempio di cosa potremmo aspettarci da qui ai prossimi 5-10 anni. L’IEA infatti ha sottolineato più volte che la transizione verso un’energia più pulita è inevitabile e incoraggia sempre più un’accelerazione di questo processo.
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22/2/24
everyeye.it